Benvenuti a Digital Roadmaps for Ambitious Brands, il Podcast dedicato a imprenditori e manager che si chiedono come usare il marketing, l'e-commerce e il digitale in modo strategico per liberare tutto il potenziale del proprio brand nel mondo.
Nella sedicesima puntata della seconda stagione del nostro podcast "Digital Roadmaps for Ambitious Brands", Claudio Tonti, Head of Strategy, Products, R&D e Nicola Bonora, Digital e UX Strategy di Websolute, parlano dell’evento appena concluso del Salone del Mobile e delle innovazioni digitali adottate dalle aziende presenti.
Questa è la seconda edizione del salone post pandemia, e dopo due anni ci si chiede cosa sia rimasto e cosa sia cambiato all'interno delle aziende, dopo la chiusura forzata e le difficoltà del periodo passato.
Claudio, che ha partecipato alla fiera, ammette di non aver notato grandi cambiamenti sul fronte della permeabilità digitale. Nonostante gli investimenti incredibili in questa direzione, sembra che l'uso del digitale nell'evento sia stato ancora limitato. I partecipanti sembrano aver ritrovato la gioia del contatto fisico e delle relazioni interpersonali, senza aver fatto grandi innovazioni sul fronte digitale. Alcune aziende hanno fatto investimenti importanti che hanno impattato i loro budget marketing per mesi, ma apparentemente senza grandi risultati operativi.
Il racconto social media del Salone è migliorato molto in termini di qualità e quantità. Si è sviluppato uno storytelling sui social media degli stand, dei marchi e degli eventi del fuorisalone, che è stato molto utile per chi non ha potuto partecipare di persona. Tuttavia, non tutte le aziende hanno sfruttato al massimo questo potenziale, creando una mancanza di continuità nella narrazione e nella presenza digitale.
Il Salone del Mobile è il nostro palco scenico naturale, che può diventare un luogo in cui accadono e si creano contenuti specifici. La maggior parte delle aziende si limita a far passare i visitatori da uno stand all'altro senza chiedere alcunché, mentre solo una piccola percentuale fa una registrazione ad hoc, profilando un QR code all'ingresso e rispettando correttamente il GDPR. È fondamentale creare una storia e dare un senso alla presenza del marchio a questa esposizione.
Purtroppo, da quello che emerge da chi ha partecipato all’evento, come racconta Claudio, lui stesso non ha ricevuto alcune comunicazioni da parte delle aziende e durante i giorni del salone, ad eccezione di una comunicazione generica e non personalizzata.
L’attenzione al follow-up sembra sia limitata e che usino il digitale in modo tradizionale, senza sfruttarne il potenziale. È possibile che questo dipenda dalla mancanza di energia e di budget, ma anche da una carenza culturale nell'adozione di strumenti come CRM e profilazione dei contenuti.
Con il digitale, possiamo essere presenti, raccontare storie e sapere l’opinione degli addetti al settore che partecipano. L'ascolto dell'opinione è l'atto più grande di considerazione, in quanto dimostriamo di interessarci veramente dell’opinione sulla marca.
La mancanza di follow-up può essere vista come un'opportunità per migliorare e creare nuove strategie, osservando i trend del settore e lavorando per acquisire nuovi contatti e lead.
Se la puntata ti è piaciuta, lasciaci un commento oppure scrivici a
[email protected].
Ti aspettiamo!