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Il podcast in 5 puntate di Marco Goldin, uno tra i maggiori studiosi dell’opera di Van Gogh, ripercorre le ultime settimane della vita dell’artista olandese. Dal momento in cui il pittore, il 15 maggio 1890, lascia la casa di cura per malattie mentali a Saint-Rémy, in Provenza, passa tre giorni a Parigi a casa del fratello Theo e arriva infine a Auvers-sur-Oise, un villaggio a nord di Parigi. È in questo luogo che Van Gogh dipingerà gli ultimi capolavori, fino alla sua morte. Naturalmente le lettere restano un elemento cardine per poter raccontare quel tempo conclusivo.

Gli ultimi giorni di Van Gogh Marco Goldin

    • Arts

Il podcast in 5 puntate di Marco Goldin, uno tra i maggiori studiosi dell’opera di Van Gogh, ripercorre le ultime settimane della vita dell’artista olandese. Dal momento in cui il pittore, il 15 maggio 1890, lascia la casa di cura per malattie mentali a Saint-Rémy, in Provenza, passa tre giorni a Parigi a casa del fratello Theo e arriva infine a Auvers-sur-Oise, un villaggio a nord di Parigi. È in questo luogo che Van Gogh dipingerà gli ultimi capolavori, fino alla sua morte. Naturalmente le lettere restano un elemento cardine per poter raccontare quel tempo conclusivo.

    ep. 5 - La morte di Vincent

    ep. 5 - La morte di Vincent

    Gli ultimi giorni di vita di Van Gogh risultano quasi indecifrabili poiché non vi sono lettere che possano dare indicazioni precise su quanto accade a Auvers, tra i campi nei quali dipinge i covoni dopo la mietitura e l’Auberge Ravoux dove vive.

    L’ultima lettera nota è del 23 luglio 1890 e la indirizza al fratello Theo. Ne conosciamo due versioni, la prima che evidentemente Vincent ritiene troppo dura nei toni e che non spedisce, mentre invia a Theo una seconda versione ammorbidita, anche se il senso non cambia. Le incomprensioni relative all’ipotesi che Van Gogh possa non essere più mantenuto dal fratello dopo dieci anni sembrano ancora agire nel pensiero turbato.

    Per il resto, i giorni conclusivi della vita del grande pittore sono dedicati al lavoro, tra l’altro con quello che potrebbe essere stato il suo ultimo quadro, un bellissimo, e quasi astratto, viluppo di radici coloratissime con un fondo di cielo estivo azzurro. Prima della sua morte e di ciò che la origina.

    • 27 min
    ep. 4 - L'amore per il Giappone e gli ultimi contatti con Theo

    ep. 4 - L'amore per il Giappone e gli ultimi contatti con Theo

    A metà luglio del 1890 a Auvers alcuni giorni sono di pioggia e dipingendo uno splendido campo proprio sotto la pioggia Van Gogh torna vicino al suo amore verso l’arte giapponese, specialmente Hiroshige. Tutto ciò lo aveva affascinato a partire dalla fine della sua esperienza olandese nel Brabante e poi soprattutto nei due anni vissuti a Parigi.

    Tornano le preoccupazioni legate al lavoro di Theo e ai suo rapporti difficili con i proprietari della galleria parigina Boussod, Valadon & c. per i quali dirige la filiale di Montmartre. Theo cerca di rassicurare il fratello, che però non sembra più sopportare i problemi legati agli affari.

    I quadri comunque continuano a nascere, anche se con un respiro più affannoso, nella fragilità del vivere. Fino a che, il 22 luglio, Vincent scrive a Theo l’ultima lettera nota, che troverà troppo dura per cui parzialmente la riscriverà. Stanno per cominciare gli ultimi giorni della sua vita. Prima della fine del mese il suo funerale si sarà già svolto.

    • 18 min
    ep. 3 - Inizia l'ultimo mese di vita di Van Gogh

    ep. 3 - Inizia l'ultimo mese di vita di Van Gogh

    Il principio del mese di luglio 1890 è segnato da un avvenimento molto importante, che sarà centrale anche nella conclusione dell’avventura terrena di Van Gogh. Infatti, domenica 6 luglio Vincent lascia Auvers all’alba e si reca a Parigi per andare nella casa di Theo.

    È spinto lì dalla volontà di chiarire alcuni suoi timori che si vanno facendo sempre più insistenti. Riguardano la possibilità che il fratello non lo possa più mantenere se deciderà di staccarsi dalla galleria per la quale lavora, per intraprendere una propria attività commerciale sempre nel ramo dell’arte. Da questo incontro esce molto turbato e ciò tornerà spesso nella sempre più scarna corrispondenza delle ultime settimane di vita.

    Nei giorni immediatamente seguenti il suo rientro dalla visita parigina al fratello e alla cognata Jo, il pittore lavora ad alcuni dei suoi quadri più famosi, i campi di grano di formato orizzontale, tra i quali quello con i corvi che vi volano sopra, erroneamente considerato da molti come il suo ultimo dipinto.

    • 18 min
    ep. 2 - Dal ricordo di Gauguin ai primi campi di grano

    ep. 2 - Dal ricordo di Gauguin ai primi campi di grano

    Trascorse le prime due settimane a Auvers-sur-Oise, Van Gogh attraversa quel mese di giugno del 1890 tra l’onda dei ricordi, che lo ricollegano sia a Gauguin sia alla Provenza che ha lasciato da poco, e i primi campi dipinti.

    Riceve dai coniugi Ginoux, i titolari del Café de la Gare ad Arles dove aveva soggiornato, la notizia che finalmente il mobilio lasciato lì sta per giungere a Auvers. Poi il capo dei sorveglianti della casa di cura di Saint-Rémy, il signor Trabuc, gli fa avere le ultime tele che Van Gogh aveva abbandonato ancora fresche in Provenza. Sono tutte situazioni che fanno riaffiorare in lui la forza e la potenza di quanto vissuto nel sud.

    E mentre comincia a dipingere i campi, dapprima con il verde dell’erba medica e il rosso dei papaveri, e poi i primi campi di grano ancora acerbi, avviene l’ultimo scambio di corrispondenza con Gauguin, che in quel momento vive in Bretagna.

    • 20 min
    ep. 1 - Le prime due settimane a Auvers-sur-Oise

    ep. 1 - Le prime due settimane a Auvers-sur-Oise

    La prima puntata del podcast inizia con l’abbandono della Provenza da parte di Van Gogh, a metà maggio del 1890. Egli trascorre tre giorni a Parigi a casa del fratello Theo, in questo modo vedendo anche la cognata Jo e il nipotino - che porta il suo nome - nato da poco. Poi il racconto affronta le prime due settimane nel villaggio di Auvers-sur-Oise: l’incontro con il dottor Gachet, figura centrale per il pittore, la ricerca della pensione nella quale vivere (sarà la locanda Ravoux, nella piazza del municipio)  e i primi capolavori. Tra essi spiccano i ritratti proprio del medico e la celeberrima visione della chiesa del villaggio.

    • 14 min
    Benvenuto

    Benvenuto

    Il benvenuto di Marco Goldin

    • 40 sec

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