Il recente dibattito italiano, pubblico e mediatico, è stato pressoché dominato dal cosiddetto ddl Zan, la proposta di legge che intende rendere punibili le condotte di chi commette o istiga a commettere discriminazione o violenza nei confronti di altri sulla base del sesso biologico, dell’identità di genere, dell’orientamento sessuale o della disabilità. Questa puntata, che pubblichiamo in vista della giornata mondiale contro l’omobitranslesbofobia del 17 maggio, vuole spiegare cosa prevede specificatamente questa proposta di legge e confutare alcuni luoghi comuni che vi sono generalmente ricondotti. Infatti questo testo, di iniziativa parlamentare, può rappresentare un utile strumento per prevedere una tutela penale “minima” per chi viene attaccato per motivi che afferiscono alla propria sfera più intima, e può anche essere un utile inizio per diffondere nella nostra società la cultura del rispetto e della inclusione. È dunque necessario riportare la dignità e la piena realizzazione della persona umana al centro del confronto: solo così riusciremo a costruire un mondo senza alcun tipo di discriminazione.
Di questo abbiamo parlato con Alessandra Rossi, coordinatrice della GayHelpLine, call center per l’aiuto di persone lgbt vittime di omotransfobia, e con Daniele Russo di Da’ voce al rispetto, il comitato a sostegno della approvazione della proposta di legge.
Scritto da Luca Zammito, conduce Yasmin Riyahi, produzione di Stefano Gizzarone, Alice Regis, Luca Zammito, montaggio di Carlo Emilio Biuzzi, parole e musica di Chiara Effe.
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