LA MIA ISLANDA - Tour tra Cascate, Spiagge, Ghiacciai, Balene e Puffin Marco Carniel x Moralia Group

I primi due giorni in Islanda non sono stati semplici a livello emotivo. Un impatto così grande da farti stropicciare il cuore più volte nell’arco della giornata. Insieme ad Erika passiamo da Reykjavík, attraversiamo le due meravigliose placche del Thingvellir, ammiriamo il luccichio che Langjökull, il luccicantissimo ghiacciaio occidentale islandese, per poi finire catapultati nei flutti di Hraunfossar e Barnafoss, le nostre prime cascate islandesi.

Il terzo giorno in Islanda ha messo a dura prova il nostro sistema digestivo, Erika ha deciso di rischiare il tutto per tutto per assaggiare lo squalo marcio, grande prelibatezza che gli islandesi mantengono come tradizione per le feste, e come barretta proteica per tutto l’anno. Ma prima della fattoria degli squali abbiamo visto le nostre prime foche nello Snæfellsnes, la prima spiaggia nera infestata da fantasmi, Lóndrangar, casa della Sterna Paradisea, e Kirkjufell, la montagna islandese più fotogenica dell’intera Isola.

Godafoss non ha bisogno di parole per essere descritta, ma vedere centinaia di Puffin e una balena a 20 metri saltare sopra il pelo dell’acqua, le parole, proprio te le ruba. In questo episodio vi racconto il mio quarto giorno in Islanda, tra ragazzini che si lanciano nel porticciolo di Akureiri, una cascata immensa senza fine e la barca su cui siamo salpati da Husavik per vedere le balene… che non si sono fatte attendere. Una giornata indimenticabile, che da sola è valsa l’intera vacanza.

Chi non ha visto Game of Thrones, ben pochi, ma quanti possono dire di aver calcato con le proprie scarpe i luoghi della serie? Beh tutti quelli che si fanno un viaggio in Islanda. Oggi, nel nostro quinto giorno in Islanda, partiamo dal lago Myvatin, con il suo pazzesco ecosistema, passiamo per dimmuborgir con tutte le sue torri laviche raffreddate, ormai casa degli Yule Lads, per poi passare in uno dei passi di montagna più spaventosi di sempre, Oxiroad, ore e ore passate tra nebbia, fango e pioggia… sono contento di poterlo raccontare e non essere rimasto sul fondo dello strapiombo.

Nemmeno il nostro sesto giorno in Islanda è riuscito a deluderci, fare lo slalom con un gigantesco veicolo anfibio nell’immensa laguna del Vatnajokull, il piu grande ghiacciaio islandese, è stata un esperienza onirica, che ci ha fatto toccare con mano i giganteschi Iceberg che ogni hanno vengono persi per strada. Per passare poi attraverso i lava fields, campo di prova della Nasa, e intriso di una storia rivoluzinaria per l’intera Europa che ha reso la Francia rivoluzionaria, e finire poi a Reynisfjara, la bellissima spiaggia nera, musa ispiratrice di Hideo Kojima nel suo capolavoro Death Stranding… spiaggia tanto bella quanto fatale.

Sette giorni sono passati, ma l’ultimo giorno è riuscito a rendere la mia esperienza in Islanda indimenticabile, alcune delle più belle cascate del mondo davanti ai nostri occhi per danzare nell’aria. Skogafoss con il suo carico d’acqua infinito, Seljalandsfoss che quasi sempre galleggiare nell’aria e Gullfoss potente e imperiosa. Il nostro viaggio si conclude con Geysir e Strokkur, che se è fatto desiderare, deridere e alla fine ammirare dalla sua potenze. La vacanza finisce, con una consapevolezza diversa, con la volontà di essere persone nuove, e con la ricerca della risposta alla domanda:” ma per chi è fatta l’Islanda?”