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Media Monitor Podcast in English/Italian or French: Talk about Broadcasting, Artificial Intelligence, Technology and communication...and the French Riviera too

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Media Monitor Podcast by Marco Hugo-Barsotti Marco Hugo Barsotti

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Media Monitor Podcast in English/Italian or French: Talk about Broadcasting, Artificial Intelligence, Technology and communication...and the French Riviera too

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    Radio PNR, Come restare "fedeli" al proprio ruolo nel territorio pur fornendo un prodotto con standard da emittente commerciale

    Radio PNR, Come restare "fedeli" al proprio ruolo nel territorio pur fornendo un prodotto con standard da emittente commerciale

    L'intervista
    FM-World: Due parole sulla lunga e gloriosa storia della vostra radio per chi magari non la conosce.
    Don Paolo Padrini: Intanto grazie per l'opportunità di parlare. La nostra radio PNR ha una lunga storia, nata nel periodo delle radio libere negli anni 80, in un contesto popolare, dal territorio come buona parte delle radio libere della provincia. Nasce come radio di una piccola cittadina del Piemonte, Novi Ligure, poi si fonde con un'altra di Tortona e si struttura diventando radio di Cesana. Ha una storia popolare fatta di tante piccole storie di volontari, giovani, appassionati che hanno trovato l'opportunità di esprimersi e dare voce al territorio, come era lo spirito originario delle radio locali.
    FM-World: Quando si pensa un emittente comunitaria cattolica...o almeno, quando io penso a questo tipo di emittenti ho in mente stazioni come Radio Orizzonti di Saronno: basate su volontariato, antenna nel loro caso addirittura quasi nascosta in un campanile di un altro paese... eccetera. Però guardando la vostra radio oggi mi sembrate che è un po a metà tra un'impostazione commerciale e una comunitaria, forse piu' sul modello di Radio Marconi a Milano...
    DPP: È un po' così,  ho sempre lavorato sull'idea di una radio cattolica e cristiana nello spirito del volontariato e della radio comunitaria, ma fatta bene qualitativamente a livelli alti.
    Qualità globale
    Non esiste la radio brutta o bella, esiste fatta bene o male, e noi cerchiamo di farla bene crescendo nella qualità del suono, delle apparecchiature ecc. Lavoriamo con uno stile di radio nazionale non per pretesa, ma perché crediamo che il livello debba essere alto. Siamo tanti volontari, io per primo, ma il volontariato diventa più uno stile, la missione da portare avanti con un alto livello di qualità, perché il bene si traduce in bene solo se comunicato bene.
    FM-World: Avete molti conduttori molto giovani mi chiedevo se sono autonomi nella creazione dei contenuti o se esiste un coordinamento da parte vostra, se avete qualcuno che scrive testi.
    DPP: Sono autonomi ma coordinati. La loro autonomia è di scrittura, ricerca di contenuti e confezionamento del prodotto, ma c'è un coordinamento redazionale sui contenuti che diventano i nostri podcast quotidiani e interventi talk. Abbiamo una redazione giornalistica ma difficoltà a coprire il territorio essendo piccolini con due impianti FM. Questo mi ha spinto a diffondere i contenuti in modi alternativi per essere presenti con interviste e contatti con associazioni e realtà culturali. I nostri ragazzi imparano ad aprire bocca per parlare del territorio, sono allenati a raccontare ciò che accade, questo li spinge a produrre contenuti di interesse e qualità.
    I giovani e la radio
    FM-World: Restiamo un attimo sui giovani allora. Si dice che la radio non è più nel radar dei giovani, che usano social media, instant messaging e che per la musica vanno su Spotify.
    Ora non so quale sia la causa e quale l'effetto ma oggi direi che  gran parte dei network è animata da persone decisamente oltre il '"mezzo del cammin di loro vita" (anzi forse  oltre il doppio del mezzo del cammin). A suo avviso questa impostazione, gente davvero giovane al microfono, porta anche a un aumento dell'ascolto medio da parte di giovani?
    Padrini: : Il feeling che abbiamo è ottimo da questo punto di vista. Non posso dire che siamo una radio orientata verso un pubblico giovanile, considerando anche la strutturazione della nostra musica in ambito adulto. Però cerchiamo di dare molto spazio ai giovani, ad esempio siamo presenti nelle scuole con laboratori musicali per bambini e ragazzi che vengono a creare podcast. Facciamo tante attività per dare opportunità ai giovani e crearci un vivaio, come le squadre di calcio con le giovanili.
    Cerchiamo di farci vedere negli open day e momenti importanti per le scuole. Non sappiamo quanto si traduca in ascolto broadcast, perché chi fa radio nel 2024 sa che non c'è solo la radio accesa

    • 30 min
    FM-World intervista Maurizio Mesenzani

    FM-World intervista Maurizio Mesenzani

    Durante la conferenza sull’Intelligenza Artificiale svoltasi a Cannes (Francia) il 9 febbraio 2024 abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Maurizio Mesenzani, CEO di VGS e Managing Partner di BSD. Questo il riassunto dell’intervista, interamente ascoltabile nel podcast allegato a questo articolo.Marco Hugo Barsotti: Allora intanto presentati per chi non ti conosce e racconta che cosa fai.
    Maurizio Mesenzani: Sono Maurizio Mesenzani, imprenditore nel settore dei servizi professionali. Ho un gruppo di aziende, tra cui BSD, fondata nel 1990, che si occupa di interazione uomo-macchina in ambito industriale, servizi e software. Facciamo user research, testing, prototyping e valutazione di strumenti per capire come rispondono ai bisogni delle aziende e delle persone che li utilizzano.
    M.H.B.: Avete prodotti propri o lavorate solo a progetto?
    M.M.: Non siamo produttori né rivenditori. Siamo consulenti indipendenti che supportano l'adozione e il deployment di tecnologie. Non vendiamo prodotti ma aiutiamo i clienti a selezionare quelli già esistenti o a progettarne di nuovi su misura. Nel business tu ti posizioni in un certo modo, se io mi posiziono come venditore di un prodotto, poi non posso su un altro tavolo fare l'advisor e sull'altro tavolo fare il valutatore, perché come dire... A meno che ti chiami Goldman Sachs.
    M.H.B.: Quanto è sentita in Italia l'esigenza di ottimizzare l'interazione con i sistemi automatizzati?
    M.M.: È molto sentita, è particolarmente sentita post-pandemia perché ci sono delle logiche di lavoro diverse da prima, banalmente i controlli remoti, banalmente lo smart working, banalmente la digitalizzazione di molti flussi. Digitalizzando i flussi, che cosa succede? Tu hai a disposizione milioni di dati, hai a disposizione milioni di strumenti, milioni di device, dai telefoni, smartphone, gli schermi intelligenti, tutto quello che vuoi tu. Sono tutti elementi che richiedono un ripensare l'interazione tra le persone e l'hardware e il software.
    Quindi sono, diciamo, negli ultimi tre anni, praticamente nel periodo post-pandemico, c'è stata una ripresa molto sentita perché i fabbisogni di business sono molto diversi da prima. Banalmente io posso tranquillamente governare una linea di produzione lavorando da casa, però vuol dire che devo avere un'interfaccia dalla quale posso cliccare delle cose, loccare, interagire con qualcun altro, scrivere a qualcuno per chiedere informazioni.
    M.H.B.: L'intelligenza artificiale come ha già modificato e modificherà le interfacce che proponete?
    M.M.: Sta cambiando molto i processi di customer service con chatbot e risposte generate automaticamente. Apre scenari nuovi in termini di professioni, processi e progettazione di interazioni. Richiede persone in grado di istruire e gestire gli strumenti AI.
    M.H.B.: Per gli imprenditori interessati, come potete essere un interlocutore sull'AI?
    M.M.: La nostra azienda è all'avanguardia nell'utilizzo di tutti gli strumenti di intelligenza artificiale disponibili. Integriamo l'AI nei nostri progetti per ottimizzare l'interazione uomo-macchina in diversi settori, dall'industria al customer service.
    Possiamo essere un interlocutore valido per gli imprenditori in diversi modi:
    * Valutazione e selezione di strumenti AI: Aiutiamo a valutare le diverse tecnologie AI disponibili e a selezionare quelle più adatte alle vostre esigenze specifiche.
    * Progettazione di interfacce utente: Disegniamo interfacce utente intuitive e user-friendly che massimizzano l'efficienza e la produttività dei vostri dipendenti.
    * Sviluppo di soluzioni AI personalizzate: Possiamo sviluppare soluzioni AI personalizzate per automatizzare i processi aziendali e migliorare l'esperienza dei vostri clienti.
    * Formazione e supporto: Offriamo formazione e supporto per aiutare ad adottare le nuove tecnologie AI e a sfruttarne al meglio il potenziale.
    M.H.B.: Dove pensi che la tua azienda si posizionerà in futuro rispetto all'intelligenza artificiale?
    M.M

    • 13 min
    "Abbiamo un ascolto attento e di qualità": FM-world intervista Simona Sala, direttrice di Rai Radio2

    "Abbiamo un ascolto attento e di qualità": FM-world intervista Simona Sala, direttrice di Rai Radio2

    L'edizione 2024 del Festival di Sanremo ha visto una presenza dell'ente radiotelevisivo pubblico che definire preminente è quasi riduttivo. Oltre a due postazioni prestigiose, la Rai vantava un palco gigante e la riconquista di un famoso negozio a fianco dell'ingresso dell'Ariston. Giovedì 8 febbraio abbiamo avuto il piacere di conversare con l'attuale direttrice di Rai Radio2, Simona Sala: lasciando ad altri il compito di commentare artisti e programmi, abbiamo cercato di focalizzarci su infrastrutture e strategie. Questo il resoconto della conversazione. Lungo, per gli standard di FM-world. Ma, vi assicuriamo, degno del vostro tempo. 


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    • 22 min
    Atlantico Quotidiano - Intervista al maestro Beatrice Venezi

    Atlantico Quotidiano - Intervista al maestro Beatrice Venezi

    “Nella società della semplificazione, forse anche della banalizzazione, io credo che ci sia anche un valore sociale e culturale importante nell’insegnamento della musica classica” 
    Come tutti sappiamo, il maestro Beatrice Venezi ha subito una contestazione durante il recente concerto all’Opera di Nizza (Francia). Non si è trattato del primo caso di ostilità verso questa giovane direttrice d’orchestra.  
    I tanti articoli che hanno parlato dell’evento – tristemente tutti scritti da uomini – hanno descritto egregiamente i fatti e noi eviteremo di ripeterli.  
    Abbiamo invece deciso di intervistarla, non tanto per farci raccontare l’evento, quanto per cercare di comprendere insieme a lei il contesto che porta a questi tristi fatti. 
    Inevitabile parlare alla fine di cancel culture, di politica e in particolare della politica culturale del governo Meloni. Ma – proprio rifacendoci alla frase con cui abbiamo aperto – vogliamo invitare tutti i lettori a leggere anche tutta la (lunga) prima parte di questa intervista, dove si parla di cultura, musica e società in modo tutt’altro che banale. Faticoso forse. Ma vi promettiamo che si tratterà di tempo ben speso, di “unregretted user-minutes” come direbbe Elon Musk. 
    L’intervista a Beatrice Venezi (BV) è stata curata da Virginia D’Umas per Radio Nizza(VDU) e Marco Hugo Barsotti per Atlantico (MHB), il podcast completo è disponibile a questo indirizzo. 


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    • 23 min
    FM-World: Gaetano Risi, Radio Musica

    FM-World: Gaetano Risi, Radio Musica

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    • 26 min
    FM-World: Sono ancora sostenibili le emittenti territoriali? Il Caso Radio Delta International, con Giovanni Ciminelli

    FM-World: Sono ancora sostenibili le emittenti territoriali? Il Caso Radio Delta International, con Giovanni Ciminelli

    Sono ancora sostenibili le emittenti territoriali? Le stazioni legate a una città o a un territorio ben delimitato hanno ancora un ruolo nella società odierna, dove la musica si può richiedere a Spotify e le notizie ci arrivano in tempo reale via social?
    Ma soprattutto, è ancora economicamente conveniente essere editori di una emittente locale?Intervista esclusiva all’editore Giovanni Ciminelli


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    • 16 min

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