SE LA MONTAGNA NON VA A MAOMETTO… MARKUS ZOHNER INCONTRA ROMOLO NOTTARIS, ALPINISTA.
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La necessità di partire. Di vedere, di capire, di respirare. La ricerca dei limiti del mondo. Che sono i nostri limiti. http://radiopetruska.com/discography/se-la-montagna-non-va-a-maometto-markus-zohner-incontra-romolo-nottaris-alpinista/?v=1ee0bf89c5d1 La conquista. La perdita. Paiono ferme eppur si muovono. Delimitano per essere superate. Oltre un limite un altro limite. Cosa c’è oltre la vetta? È vero che il segreto degli Dei viene sussurrato in cima alle montagna? Esiste l’uomo delle nevi? Dal Ticino all’Himalaya e al resto del mondo creando un nuovo approccio di viaggio, di sfida sportiva, di stile di vita. Un nomade in continuo cammino nelle zone più disparate del continente, laddove vi sono montagne da esplorare e vivificare. La partenza. L’ignoto. La scoperta del mondo. La libertà. Cercare per trovare per cercare per trovare per cercare per cercare. Da bambino, a scuola, si perdeva a guardare i Denti della Vecchia oltre la finestra della sua classe. E una volta realizzato il sogno di quella scalata non ha più smesso di sognare, vetta dopo vetta, dal Ticino all’Himalaya e al resto del mondo. Romolo ha sempre scalato per la pura gioia dell’esperienza, senza il fine di raggiungere un certo risultato. A cosa servirebbe dire di aver scalato tutti i quattordici 8.000 metri? La bellezza sta nell’essere liberi in mezzo alla natura, nel godere una vita in piena libertà. Fino all’eccesso, fino alla possibile distruzione. Già, perché scalare significa anche percepire la morte come non improbabile compagna di viaggio. Ma Romolo, che è stato anche giocatore di poker professionista, sa bene cosa vuol dire rischiare. E il mondo gli ha insegnato che la fine potrebbe arrivare, oltre che in un crepaccio, anche in un letto d’ospedale, con la bufera che ti infuria dentro. E allora via… La partenza, l’ignoto, la scoperta, la libertà. La necessità di andare, di vedere, di capire, di respirare. La ricerca dei limiti del mondo, che sono i nostri limiti. Per un alpinista come Romolo la Creazione è il sogno di dipingere con la mente la via, ancora prima di salire: „se poi riesci a farla, è come fare un ‚opera d’arte“. Un podcast che dà voce a un uomo e alla sua passione. E che racconta il viaggio di una vita fatta di mille viaggi. Romolo Nottaris Romolo Nottaris è forse il più celebre alpinista ticinese e di sicuro uno dei più importanti del mondo. Alpinista – cineasta di lunga esperienza con al suo attivo svariato documentari che raccontano delle sue spedizioni in tutto il mondo. Nel suo curriculum: 70 spedizioni extra europee con due ottomila, la salita al Fith Roy in Patagonia con la traversata integrale dello Jelo Continental Nord, la cima del Vinson in Antartide e Il Monte McKinley in Alaska. E’ il 3 agosto 1981 quando Romolo Nottaris e Tiziano Zünd raggiungono, primi svizzeri in stile alpino, la sommità del Gasherbrum II, 8035 m nella regione pakistana del Karakorum. E’ un impresa che lascerà il segno proprio per le caratteristiche dello stile alpino: i due ticinesi diventano così i migliori testimoni di uno stile considerato elegante e puro, reso poi celebre nel mondo da un’altro grande alpinista: Reinhold Messner. Lo stile alpino prevede una scalata senza alcun ausilio, senza corde fisse, senza portantini e senza ossigeno. E’ alpinismo allo stato puro. Affascinante e, naturalmente, carico di difficoltà ed imprevisti.