Artefatti Ep#17 - Arte e migrazione
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L’arte può essere un linguaggio universale, capace di mettere in contatto culture diverse e lontane tra loro, ma può anche servire a rivendicare un’identità cancellata e rimossa. Ed è per questo che spesso l’arte ha dato voce a chi è stato costretto a lasciare il proprio Paese per potersi guadagnare da vivere o per veder rispettati i propri diritti di essere umano. Dalle sanguigne performance di Tania Bruguera all’elegante visione del postcolonialismo offerta da Yinka Shonibare, fino alle commoventi intuizioni di Emily Jacir, l’arte ha raccontato in diversi modi l’esperienza della migrazione, ma Costantino e Francesco riescono a portare un po’ di leggerezza anche su un tema duro come questo, parlando del profondo legame tra Kader Attia e i formaggini e offrendo un punto di vista molto originale sulle trovate di Ai Weiwei. In questa puntata si parla di CAMP, Tania Bruguera, Yinka Shonibare, Massimo Bottura, William Hogart, Robert Louis Stevenson, Oscar Wilde, Okwui Enwezor, Kader Attia, Emmanuel Macron, Georges Adéagbo, Régine Cuzin, André Magnin, Harald Szeemann, Mona Hatoum, Hillary Clinton, Emily Jacir, Malala Andrialavidrazana, Danh Vo, Ai Weiwei, Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord, Victor Burgin e Art & Language.
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Dalla mescalina di Aldous Huxley al piscio di renna lisergico di Carsten Holler, l’arte contemporanea è stata profondamente affascinata dalla psichedelia. In questa puntata, che chiude la seconda stagione di ArteFatti, Costantino e Francesco ci parlano di come una caduta abbia spinto Patti Smith...
Published 08/08/21
Secondo il filosofo Bernard Stiegler, per centinaia di migliaia di anni l’umanità non ha percepito alcuna distinzione tra il mondo naturale e quello creato dalla tecnica perché la tecnica si evolveva lentamente, di pari passo con l’evoluzione umana. Ma dalla Prima rivoluzione industriale, i...
Published 08/01/21