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Tal Arditi è stato una promessa del jazz-europeo.
“È stato” perché è in quel contesto che aveva fatto parlare di sé, finché la pandemia non ha fatto da spartiacque e, dopo i mesi del lockdown, vuoi anche per le settimane passate a casa in confinamento, Tal è riemerso trasformato in cantautore. E che cantautore.
Tal Arditi oggi fonde elettronica e chitarra acustica in chiave folk e canta le sue storie in un mélange sonoro raffinato, pubblica dischi con un ritmo impressionante (il prossimo “Close Your Eyes” arriverà nel 2025) e si sta affermando come prolifico e talentuoso singer-songwriter svizzero, sull’asse Basilea-Berlino, la sua seconda casa.
Sandra Romano ha intervistato Tal Arditi e questa è la sua storia; e la sua musica ovviamente, pubblicata dall’etichetta bernese Mouthwatering Records..
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“Travel in cycles” é l’album di Worries And Other Plants, progetto nato nella testa e nel salotto sangallese del batterista (diventato cantautore polistrumentista) Dionys Müller, per gli amici Dio.
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Published 11/24/24
Eros Minichiello, in arte Cybophonia, ha fatto un album che è come una scatola di cioccolatini assortiti.
undefined“Nothing more” vede il musicista, produttore e DJ locarnese in modalità trasformista. Della chill-out che aveva caratterizzato il periodo Irma Records di Cybophonia (quello più...
Published 11/17/24