Bestiale 132 - Lumache di ferro, orsi problematici in Romania e altri animali
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Ciao, io sono Leonardo Mazzeo e questa è la centotrentaduesima puntata di Bestiale, che inizia con la lumaca dai piedi squamosi. Conosciuta anche come lumaca vulcanica o pangolino di mare, il nome scientifico è Chrysomallon squamiferum ed è stata scoperta solamente nel 2001, negli abissi dell’Oceano Indiano. Questa specie vive tra i 2.400 e i 2.900 metri di profondità: la sua esistenza ci ricorda come nel mondo sottomarino (e non solo) ci siano ancora tante creature misteriose capaci di resistere a condizioni impossibili. La lumaca vulcanica abita nelle bocche delle sorgenti idrotermali che sgorgano in profondità, ad altissime temperature, in ambienti con pressioni e acidità pazzesche. E laggiù cosa mangia? Sostanzialmente… nulla. Questa specie vive in una relazione simbiotica con i batteri che abitano la sua ghiandola esofagea. Non dovendo smaltire il cibo, il tratto digestivo è semplice e poco sviluppato. Arriviamo al ferro: è presente sia sulle scaglie “ai piedi” della lumaca, sia nel guscio, che è diviso in tre strati, il più esterno dei quali è composto proprio di ferro. Il pangolino di mare è l’unico animale conosciuto ad avere questa sostanza all’interno del suo scheletro, come fosse un’armatura. Si ipotizza che serva da difesa contro i predatori, ma la verità è che sappiamo ancora troppo poco di questo animale, di cui esistono pochissimi studi e una manciata di immagini (quelle che vedete, a proposito, sono del biologo Chong Chen). Tornando sulla terra, invece, se volete vedere una lumaca “classica” che nasce, ecco un video in cui mi sono imbattuto di recente. Per saperne di più sulle lumache di ferro, invece, bisognerà aspettare ancora altre ricerche. Manco a dirlo, comunque: i Pokémon avevano previsto tutto con Magcargo. Il caso della ragazza uccisa da un orso in Romania Lo scorso 10 luglio è stata diffusa la notizia di un’aggressione mortale da parte di un orso in Romania: l’animale ha ucciso una ragazza di 19 anni, che era in gita insieme al fidanzato sul massiccio di Bucegi, nei Carpazi. Quando i soccorsi hanno raggiunto il corpo senza vita della ragazza, l’animale era ancora nei paraggi, ha provato ad attaccarli ed è stato abbattuto. La terribile notizia ha fatto scalpore e ha riacceso il dibattito sui plantigradi. Sui Carpazi rumeni vivono circa 8.000 esemplari di orso bruno, è il numero più elevato in Europa dopo la Russia. Adesso il governo sta capendo come intervenire. Dal 2016 sono stati 14 gli attacchi mortali di orsi sui Carpazi. Secondo Marcel Ciolacu, il primo ministro romeno, “c'è un sovraffollamento in certe aree: non hanno abbastanza cibo ed è per questo che scendono". Il presidente romeno Klaus Iohannis ha dichiarato che “Non possiamo proteggere gli animali a spese delle persone”. Nel frattempo, due notizie dall’Italia: c’è stata un’altra aggressione in Trentino, con un uomo attaccato da un plantigrado e finito in ospedale a causa delle ferite riportate; inoltre, è stato chiarito che i due orsi MJ5 e F36, presenti nella lista degli orsi problematici, non sono morti per cause naturali, ma sono stati uccisi. E intanto dall’altra parte del mondo, in Canada, è stata riaperta la caccia al grizzly. Insomma: gli orsi, e soprattutto le loro interazioni con gli esseri umani, continuano a far discutere in tutto il mondo. Piccoli, grandi accorgimenti per salvare gli uccelli Avrete notato sicuramente, durante un viaggio in autostrada, degli uccelli disegnati sui pannelli e sulle barriere trasparenti. Il loro scopo non è decorativo: questi adesivi servono ad evitare che gli uccelli si schiantino contro i vetri. Le sagome di volatili sono grandi, nere e minacciose: pensando di trovarsi di fronte ad un predatore, gli uccelli più piccoli girano alla larga e non rischiano nulla. I vetri trasparenti sono uno dei pericoli maggiori per l’avifauna: qui un articolo sul tema. Momento quiz 💡 La risposta nella puntata #63 di Bestiale. La rela
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