Buongiorno sono Gabriella, bentornati all'ascolto di fisco relax. Anche oggi tanto per cambiare, parliamo di CAF, ma dalla parte delle persone. Infatti i numeri inseriti nelle dichiarazioni dei redditi non sono virtuali, sono soldi veri e una detrazione spettante non inserita vuol dire denaro in meno a disposizione, mentre un reddito non dichiarato vuol dire restituire quello che si è ricevuto a rimborso che non spettava, con tanto di sanzione. Allora, diciamo che il precompilato dell'Agenzia delle Entrate è stato davvero un bel passo avanti per facilitare i contribuenti nella compilazione del 730, pensando che il cittadini italiani si sarebbero messi tutti davanti al computer con grande soddisfazione di fare tutto da soli. Beato ottimismo. Ce lo vedete un vecchietto di 85 anni, per quanto arzillo smanettare sul sito e armeggiare con il suo 730 online? Magari qualche fortunato esiste, beato lui, ma vi assicuro che la maggior parte non ha neanche il computer, al massimo il cellulare comprato dopo l'insistenza dei figli, Papà per favore, se esci e ti succede qualcosa come fai a chiamarci? Ma non crediate che siano solo gli anziani a non farsi il precompilato. Neanche i giovani, troppo impegnati durante tutta la giornata e troppo stanchi la sera per applicarsi. Dopo il lavoro c'è la casa, magari i figli......i pensieri sono altri. Bene, allora danno delega ai CAF e al precompilato accedono loro. Ma qui sta il bello. Non tutto è così chiaro e completo. Vi faccio una breve cronaca: cosa serve innanzi tutto per cominciare la dichiarazione dei redditi? La Certificazione unica del lavoro dipendente o della pensione. Per i pensionati nessun problema, l'INPS non la manda a casa e allora la richiede il CAF Per i dipendenti l'affare si complica, ce la devono presentare loro, magari ci sono stati più lavori nel corso dell'anno e qui il precompilato va un po' in crisi con le detrazioni.,. Capita spesso che le persone cambino datore di lavoro rispetto all'anno precedente. Ma chi da il rimborso o trattiene le imposte? Chi eroga lo stipendio nel mese di luglio, Quindi è a questo che dobbiamo comunicare il risultato contabile del 730. Serve anche la certificazione sulle collaborazioni occasionali, sul precompilato ci sono, ma capita spesso che le persone non si ricordino di avere percepito queste somme, anche perché sono spesso molto basse. Poi: gli affitti percepiti sugli immobili, il precompilato vede l'importo dell'affitto per l'intero anno, ma se è affittato per esempio da giugno e non da gennaio? Bisogna calcolarlo. La settimana scorsa mi sono capitati almeno tre casi di questo tipo. Le spese detraibili e deducibili, non vi elenco tutte le spese, ma vi dico quelle che questa settimana le persone di cui ho fatto il 730 non sapevano di poter dedurre o detrarre: le spese sostenute per i contributi versati alle proprie COLF (che si deducono) le spese del podologo le spese del nutrizionista dello psicologo dell'assicurazione sugli vita o sugli infortuni del veterinario. Che si detraggono. Altro caso difficile è quello sulle ristrutturazioni edilizie, sul precompilato ci sono, ma non tutte, infatti basta aver sbagliato a compilare il bonifico bancario per non poterle detrarre. La settimana scorsa è capitato il caso di un signore che facendo il bonifico online per pagare la ditta che aveva eseguito i lavori non ha messo la spunta su bonifico per ristrutturazione. Naturalmente così non è possibile usufruire del beneficio. L'importo era di 4500 euro, che in soldoni avrebbero dato un rimborso di 225 euro l'anno per 10 anni. Come fare? C'è un modo: richiedere alla ditta una dichiarazione sostitutiva di atto notorio dalla quale si evinca, cito testualmente “che i corrispettivi accreditati sono stati inclusi nella contabilità dell'impresa ai fini della loro concorrenza alla corretta determinazione del reddito.” Questo s