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Il caso Stellantis che tiene banco dopo l'audizione di Carlos Tavares alla Camera di venerdì scorso, durante la quale il gruppo italo-francese ha chiesto all'Italia nuovi incentivi. Una richiesta che ha sollevato le reazioni della politica. E non solo. Intervenendo alla trasmissione "Amici e nemici", su Radio24, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha ricordato che gli incentivi non hanno funzionato: a fronte di 950 milioni di euro già erogati, Stellantis ha aumentato la cassa integrazione e diminuito la produzione in Italia. Landini ha anche chiesto un intervento di Palazzo Ghigi. Ancor più diretto è stato il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini: «La richiesta di Stellantis di ulteriori incentivi è una pazzia», ha detto il numero uno di Viale dell'Astronomia a margine della convention di Capri organizzata dai Giovani di Confindustria. Intanto oggi è tornato a parlare Carlos Tavares, Ceo di Stellantis, durante la prima giornata del Mondial de l'Auto, il Salone dell'auto di Parigi: "Altri hanno creato il caos e voi chiedete a me di risolvere la situazione e di garantire posti di lavoro. Non sono un mago, sono un essere umano come voi. Voi mi chiedete di risolvere problemi creati da altri, per risolvere quelle situazioni potrei dovere fare cose che non saranno accolte bene". Il Ceo ha risposto a chi chiedeva se fosse in grado di garantire che non saranno tagliati posti di lavoro all'interno del gruppo.Il commento di Paolo Bricco, Il Sole 24 Ore.
Boing tra crisi e scioperi si avvicina al licenziamento di massa (e a una crisi di liquidità)
Boeing, nella bufera di crisi e scioperi, vola verso licenziamenti di massa: nei prossimi mesi eliminerà 17.000 posti di lavoro, a tutti i livelli, pari al 10% dei suoi dipendenti. Accanto ai tagli, il colosso aerospaziale ha ammesso nuovi ritardi nel decollo del progetto di un nuovo, grande velivolo per le rotte internazionali, il 777X, che, avviato nel 2013, ha da tempo sfondato ogni budget e traguardo. Ora è slittato al 2026 dal 2025. Sarà inoltre cancellato dal 2027, in nome dell'austerity, uno dei modelli finora più noti della sua flotta: la versione cargo del 767.La società americana non fa profitti dal 2018 e secondo il New York Times a breve dovrebbe annunciare ricavi per 17,8 miliardi di dollari, con perdite di 10 dollari per azione. Il suo debito è salito a 58 miliardi, ossia nove in più di un decennio fa. Le decisioni sulla produzione, annunciate dal nuovo chief executive Kelly Ortberg, si tradurranno in oneri straordinari per 5 miliardi di dollari: tre miliardi per gli interventi sui programmi civili che si sommeranno a 2 miliardi di svalutazioni anche nel settore della Difesa, dove Boeing, uno dei principali fornitori del Pentagono, ha a sua volta incontrato difficoltà. A conti fatti, l'azienda ha avvertito che dovrà contabilizzare perdite trimestrali per 6 miliardi.Lo sciopero in atto da cinque settimane da parte di 30.000 tecnici e ingegneri del gruppo, con in gioco il contratto, si è aggiunto alle sfide. L'agitazione, secondo alcune stime, da sola costa al gruppo oltre un miliardo al mese. I negoziati sono nell'impasse: Boeing ha accusato il sindacato di malafede; le union hanno risposto che è Boeing a non trattare con trasparenza. «Il ceo Ortberg ha fatto sapere uno dei leader dello sciopero - ha l'opportunità di agire diversamente, invece di ricorrere a minacce e intimidazioni».È stato ospite a Focus Economia Alessandro Plateroti, nuovo Direttore di NewsMondo.it
Il dibattito sul colonialismo torna attuale con il Nobel a Acemoglu, Johnson e Robinson
Il premio Nobel per l economia 2024 va a Daren Acemoglu, Simon Johnson, entrambi del Mit di Boston, e James A. Robinson della University of Chicago per gli studi su come le istituzioni si formano e influenzano la prosperità. I tre economisti hanno dimostrato che una buona parte della differenza nella ricchezza e nello sviluppo degli stati dipende da come funzionano le istituzion
La vittoria di Trump "è la fine dell'utopia della globalizzazione. Barack Obama quando si insediò disse: non c'è più il passato, ma solo il futuro. Ecco, mi pare la conferma che quella politica fosse errata". È quanto ha dichiarato nei giorni scorsi alla Stampa il presidente della commissione...
Published 11/15/24
Ieri il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha chiesto al Bundestag di approvare misure urgenti, come l'aumento dei sussidi per l'infanzia e l'innalzamento delle soglie fiscali, in vista delle elezioni anticipate di febbraio. Intanto il comitato dei saggi economici tedeschi ha rivisto al ribasso le...
Published 11/14/24