Il giorno delle locuste di venerdì 13/09/2024
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Siamo di nuovo qui con voi e, nostro malgrado, dobbiamo ripartire dalla Lagarde. Ieri il Consiglio Direttivo ha assunto decisioni già preventivate, ma ha profondamente deluso osservatori e analisti perché non ha fornito alcuna indicazione sul futuro. Non a caso, oggi Renato Masciandaro, professore di economia della Bocconi e un po' il prof. Di Stefano del Sole, ha pesantemente criticato la presidente della BCE. Questo è diametralmente opposto al commento di Federico Dubini sul Corriere, che non solo giustifica le incertezze e i continui tentennamenti della Lagarde, ma traccia anche un bilancio positivo dall'inizio del suo incarico cinque anni fa. La Lagarde ha dovuto commentare il piano Draghi e lo ha fatto con una scelta linguistica che non mancherà di far discutere. Forse non è un caso che proprio ieri a Milano ci sia stata la prima uscita pubblica del predecessore all'Eurotower dopo il lancio del piano. Draghi non si è tirato indietro e ha colto l'occasione per criticare l'incostituzionalità delle retribuzioni penalizzanti per le donne. Qualche timida apertura sul debito comune per finanziare gli investimenti sta arrivando. Comunque, anche la BCE ha tagliato le stime economiche (limatura dello 0,1%), ma il quadro economico rimane molto critico. In questo contesto, c'è tutto il nodo della manovra economica italiana e la presentazione del piano strutturale di bilancio, che avrebbe dovuto essere trasmesso a Bruxelles il 20 settembre. In seguito, i criteri ESG sembrano ormai superati. Forse non sarà così, ma sicuramente i grandi della finanza hanno innestato la retromarcia. La lobby fossile ha messo in campo risorse infinite ed è riuscita, almeno per ora, a far invertire la rotta strategica. Il caso più emblematico è quello di BlackRock, ma sono decine gli annunci di fondi che stanno rivedendo le loro strategie, mentre i big del fossile fanno incetta di aziende. L'annuncio più clamoroso di questa settimana è quello dell'emiratina ADNOC, che ha fatto un'offerta per acquistare Covestro, lo spin-off del colosso chimico tedesco BASF, specializzato nella produzione e commercializzazione di polimeri plastici. Alla sbarra, comunque, le compagnie oil & gas sono coinvolte in cause promosse dagli attivisti del clima. Sono complessivamente 86 i procedimenti giudiziari aperti. Intanto, l'Italia gioca con il nucleare al punto da pensare a un player nazionale, una sorta di azienda di stato formata da Enel, Ansaldo Nucleare e Newcleo, la start-up torinese finanziata dalla Compagnia di San Paolo e già in partnership con Saipem, il gruppo controllato da Eni, tradizionalmente impegnato nelle infrastrutture per il comparto petrolifero. Auto cinesi e scontro sui dazi: i numeri sono impietosi. BYD ha venduto a livello globale 350.000 veicoli elettrici, con una crescita significativa.
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Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Andrea Di Stefano si addentra nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all’estero. Una cronaca diversa...
Published 10/18/24
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Published 10/11/24
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