Gli scrittori e la guerra. Episodio 1: La parola come resistenza
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Nella sua monumentale Estetica, Hegel individuava nella guerra un’occasione favorevole per la letteratura, soprattutto per quella epica. Al narratore, infatti, la guerra offre uno scenario grande e drammatico e le vicende personali di uomini che in questo sfondo si stagliano a tinte forti o deboli, a seconda dei casi.
Tuttavia nel primo conflitto mondiale, più che la prosa, è stata la poesia ad esprimere una parola letterariamente più efficace. Parola letteraria che in un conflitto può diventare un’àncora di salvezza, un approdo di umanità, una risonanza della coscienza e soprattutto una parola di resistenza.
Ma come è possibile scrivere romanzi e poesie in tempo di guerra? E qual è, dunque, il rapporto tra guerra e letteratura? Ne parliamo nel primo episodio di “Gli scrittori e la guerra”, la nuova miniserie di Ipertèsti, il podcast de «La Civiltà Cattolica»
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Published 06/20/24
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Si tratta di...
Published 06/13/24