Nell’Impero Austro-Ungarico
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Dalla Germania dei Bach, il genere del concerto per strumento a tastiera e orchestra trova terreno fertile anche nell’Impero Austro-Ungarico. A Vienna musicisti quali Wagenseil – autore stranamente ignorato anche dalla discografia – e Schroeter adattano a questa forma i nuovi dettami di gusto dello “stile galante”, in termini analoghi e paralleli alle raccolte di concerti pubblicate negli anni ‘70 da Johann Christian Bach; ma è soprattutto Haydn che, nella sua produzione più matura, si affianca ai primi capolavori del giovane Mozart: i concerti per pianoforte e orchestra di Haydn restati in repertorio sono soprattutto tre, tra i quali spicca decisamente il Concerto in re maggiore.
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Gli ultimi tre concerti di Mozart vedono la luce proprio quando il suo successo come pianista a Vienna volge a un rapido declino. Da un lato le straordinarie innovazioni nella forma e nello stesso linguaggio musicale disorientavano il pubblico, dall’altro il genio teatrale di Mozart è adesso...
Published 12/27/21
La serie dei concerti di Mozart prosegue a ritmo serrato, arrivando a quelli che restano i suoi lavori più amati ed eseguiti. Tra questi i Concerti n.21, 23 e 24 (K.467, 488 e 491): quest’ultimo in particolare, in tonalità di do minore, si colora di una tinta più drammatica, che sembra a tratti...
Published 12/20/21