6. Prima gli altri
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Denaro, patrimoni, traguardi raggiunti: il testamento è il bilancio di una vita, una contabilità intima che si fa atto pubblico. Ma nel caso di alcuni personaggi, celebri per il ruolo sociale e istituzionale che hanno ricoperto, racchiude anche gli ideali su cui hanno fondato la propria esistenza. Legando in modo profondo la dimensione personale a quella politica, uomini come Giuseppe Verdi, Giuseppe Garibaldi o Camillo Benso di Cavour hanno affidato ai posteri, attraverso le proprie disposizioni finali, i valori in cui hanno creduto.
Rigore e generosità, riconoscenza e attenzione verso il prossimo si leggono tra le righe delle loro ultime volontà, che diventano testimonianze etiche e ci fanno anche scoprire figure poco conosciute ma dalle qualità esemplari. Leggendo il testamento di Enrico De Nicola, ad esempio, senatore e avvocato napoletano, si capisce perché l’Assemblea Costituente lo abbia scelto come primo presidente della Repubblica nata dopo il Fascismo.
Con le voci di Micol Sarfatti, Giulio Biino ed Elisabetta Soglio.
Non solo documenti ufficiali e divisioni di beni. Anche se sono rivolte a parenti e amici, alcune lettere, scritte in punto di morte (più o meno prossima), equivalgono a testamenti spirituali: testimonianze potenti, capaci di illuminare da una prospettiva umana alcuni momenti fondamentali della...
Published 05/23/24
Nessuno meglio di Giuseppe Garibaldi rappresenta quella categoria di uomini pronti a morire in nome di ideali condivisi con le proprie compagne. Come il suo, molti testamenti che stiamo scoprendo in questa serie podcast contengono indicazioni sui patrimoni, ma rappresentano anche i valori morali...
Published 05/16/24