Oggi un po’ in sordina è stata approvata una riforma costituzionale, una modifica della Costituzione che permetterà ai diciottenni di votare anche alle elezioni per il Senato. Fino a oggi bisognava avere almeno 25 anni per votare. Qui su NewsBox cerco di spiegare le notizie, ma questa davvero non so spiegarla, cioè non ho capito il senso: nel Parlamento italiano ci sono due camere, quella dei deputati e il Senato, appunto, che fanno esattamente le stesse cose, hanno esattamente gli stessi poteri. La differenza è nel modo in cui vengono formate, per cui la Camera dei deputati dovrebbe essere quella che rappresenta più direttamente la popolazione nazionale mentre il Senato, che inizialmente durava di più della Camera, veniva eletto da cittadini più adulti, è formato da politici più anziani eletti su base regionale e anche da una manciata di senatori a vita nominati dal presidente della Repubblica doveva essere una camera più saggia, un po’ un luogo di equilibrio. Ora, la durata più lunga del Senato è stata subito abolita, la rappresentanza regionale è praticamente annullata dalle leggi elettorali, adesso viene meno anche la differenza nell’età degli elettori (che poi non si capisce perché far votare dei diciottenni se poi sono obbligati a eleggere dei quarantenni), insomma davvero non si trova il senso di fare questa riforma, che rende il Senato sempre più simile alla Camera, e non allora piuttosto lasciare una camera soltanto. Io sono Alessio Balbi e questo è NewsBox, il podcast di Repubblica che ogni giorno vi spiega le notizie in maniera semplice, senza dare niente per scontato. Oggi parliamo delle olimpiadi di Tokyo, che saranno a porte chiuse, di come torneremo a scuola a settembre e di perché la riforma della giustizia agita i Cinquestelle. • Per le vostre domande: instagram.com/alessiobalbi • Per ricevere un messaggio appena esce una nuova puntata: t.me/newsbox • NewsBox su Alexa: amzn.to/2XTmlUj