D’un tratto un uomo alto e magrissimo, avvolto in un leggero impermeabile nero, sbucò dall’oscurità. Sembrava non soffrire il freddo. Sergej notò le strane fattezze di quel volto. Nonostante fosse completamente coperto da una grossa sciarpa e portasse un colbacco nero, c’era qualcosa di anomalo che non riusciva a identificare. L’uomo gli andò incontro con passo deciso. “Cosa vuole questo?” Si chiese il ragazzo continuando a guardare a terra mentre imprecava a bassa voce in russo. In un attimo quella strana figura gli fu davanti e alzando una mano ossuta e pallida, gli fece cenno di fermarsi. Sergej si piazzò a circa due metri di distanza da quel misterioso seccatore.