NON RADICI MA GAMBE: LA STORIA EVOLUTIVA UMANA. CON IL DR. FABIO DI VINCENZO E MARKUS ZOHNER
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Con i suoi primi passi su due gambe, con gli occhi alzati e con lo sguardo verso l’orizzonte, l’uomo ha iniziato a migrare e a conquistare la Terra. http://radiopetruska.com/discography/non-radici-ma-gambe-le-prime-migrazioni-la-storia-evolutiva-umana-dalle-origini-africane-alla-diffusione-planetaria-con-il-dr-fabio-di-vincenzo-ricercatore-e-paleoantropologo-al-museo-di-antropol/?v=1ee0bf89c5d1 Come nasce la necessità di partire e lasciare la „culla dell’umanità“, l’Africa? Perché e come sono avvenute le prime migrazioni? Come ha fatto l’uomo a diffondersi su tutta la Terra, come ha fatto superare laghi e monti? Come ha fatto ad adattarsi alle diverse zone climatiche? In questo secondo podcast si viaggia! Si comincia dall’Africa per poi spostarci verso Asia e Europa. Il Dr. fabio Di vincenzo, ricercatore e paleoantropologo all’università di Roma La Sapienza, ci racconta come sono avvenuti gli spostamenti dei primi ominidi sulla Terra, dell’Homo di Neandertal e dell’Homo Sapiens. Tutto ha inizio 6 milioni di anni fa, quando i nostri antenati diventano bipedi e assumono la postura eretta. In questo periodo l’ambiente cambia, le foreste sono più diradate, gli alberi si allontanano e gli ominidi cominciano a camminare e a viaggiare seguendo i cambiamenti della natura circostante e gli spostamenti degli animali. Gli ominidi e le specie successive partono in gruppi e lasciano l’Africa, vivono la vita coordinandosi e collaborando con gli altri, trovando modi per sfruttare la natura e per poter sopravvivere. L’uscita dall’Africa è qualcosa che si ripete nel tempo e che succede per diverse specie. Il Dr. Di Vincenzo, insieme a Markus Zohner, ci conducono in un mondo in cui dover lasciare il proprio luogo di appartenenza diventa necessario. Cosa porta l’uomo a diventare un essere migratorio? Per scoprire l’inizio di questo viaggio lungo 6 milioni di anni, schiaccia play! Dr. Fabio Di Vincenzo Paleoantropologo (assegnista di ricerca presso il Dipartmento di Biologia Ambientale della Sapienza di Roma e collaboratore del Museo di Antropologia „G. Sergi“ della Sapienza). Sono ricercatore e paleoantropologo presso il Museo di Antropologia „Giuseppe Sergi“ e il Laboratorio di Paleoantropologia dell’università di Roma La Sapienza. Mi occupo di evoluzione umana con particolare riferimento alla lunga storia naturale dei Neanderthal e dei loro antenati europei. Congiuntamente alla pubblicazione di articoli a carattere scientifico svolgo attività didattica e divulgativa per la diffusione delle conoscenze sulla nostra storia più antica collaborando con riviste di prestigio e ampia diffusione come Le Scienze e quotidiani come il Corriere della Sera e il Corriere del Ticino. Attraverso l’uso di tecnologie digitali di diagnostica per immagini tridimensionali e con il supporto di specifici software mi è possibile studiare, quantificare e comparare nel dettaglio la morfologia scheletrica delle diverse forme umane fossili che si sono succedute nel tempo profondo della nostra più antica evoluzione per trarne informazioni utili alla ricostruzione della storia, degli adattamenti e anche dei comportamenti di chi ci ha preceduto e da cui noi tutti deriviamo. Preliminare a questo lavoro di laboratorio si inserisce l’attività di ricerca sul campo volta al rinvenimento di quei frammenti di memoria biologica di cui anche l’Europa è ricca. Da anni ho concentrato quindi la mia attività di ricerca nella valorizzazione di reperti di grande interesse scientifico come l’uomo di Ceprano e l’uomo di Altamura.