Description
Markus Zohner incontra Alessandro Marchetti negli studi di PETRUSHKA a Verbania / Italia.
Alessandro Marchetti: attore, regista, maestro della Commedia dell'Arte, pittore, scultore. Figlio d'arte.
"Chi sono?
Per me o per gli altri?
Visto che mi state per ascoltare, forse vi interessa sapere chi sono come uomo pubblico.
Sono un attore, un regista, uno scenografo, un pittore, uno scultore. In breve sono un uomo di teatro che allarga i suoi orizzonti nell'arte.
Il virus del teatro mi è stato trasmesso dai miei avi.
Ho tentato di togliermelo di dosso quand'ero più giovane ma non ce l'ho fatta. Sono un uomo teatro-positivo.
Nel privato sono un uomo che ogni giorno si interroga.
L'unica certezza che mi rimane è di non avere nessuna certezza.
Ogni giorno mi rimetto in gioco e forse è tutto qui il significato dell'esistenza."
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Alessandro Marchetti,
figlio d’arte da tre generazioni, si forma dapprima alla scuola paterna poi a quella del grande attore goldoniano Cesco Baseggio della cui lezione fa tesoro.
Negli anni ’60 affianca all’attività d’attore, significative esperienze nel campo dell’arte pittorica.
Nel 1968, insieme con l’attrice Luisella Sala dà vita a Milano alla Compagnia TEATRO 7. Nel 1970 riapre con successo il glorioso Teatro Filodrammatici di Milano ma la profonda esigenza di confrontarsi con pubblici e teatri diversi lo fa tornare alla Compagnia TEATRO 7, con la quale per vent’anni effettua numerose tournèe in Italia e all’estero rappresentando autori antichi e moderni. I successi più vasti li raccoglie con “Le farse della Commedia dell’Arte” che recupera da canovacci tramandati oralmente da vecchie famiglie d’arte. Ne cura la regia, la scenografia e recita nella maschera di Arlecchino.
Dalla rivalutazione della Commedia dell’Arte quale metodologia di palcoscenico e chiave per l’invenzione di una nuova drammaturgia elabora un personale metodo di lavoro che diffonde attraverso numerosi stages. Dal 1988 collabora quale regista con troupes e teatri europei.
Sue regie sono state viste oltre che in Europa nelle Americhe, in Australia, in Giappone, Africa, Medio Oriente, Russia.
Si presenta nel suo recital “La maschera e il volto” – viaggio intorno alla Commedia dell’Arte.
In qualità di conferenziere è ospite degli Istituti Italiani di Cultura.
Ha pubblicato per Klett & Balmer il libro “Arlecchino & Co” scritto in collaborazione con M. Kunz.
Si occupa della direzione artistica di un Festival della Commedia dell’Arte in musica sul lago Maggiore.
Nel suo piccolo Teatro Studio in Verbania tiene stages per attori e cantanti lirici.
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I tre Alessandro
E’ abbastanza insolito che tre generazioni d’attori abbiano lo stesso nome: Alessandro.
Il nonno Alessandro fu, oltre che attore, direttore artistico di importanti Compagnie teatrali del suo tempo fra cui la Reale Sarda che annoverava fra attori, attrici e personale tecnico
un organico di circa cinquanta persone. Una tournée fatta in Sud America con la “Compagnia Alessandro Marchetti” durò due anni. Ebbe in gioventù una movimentata vita sentimentale finché non più giovanissimo, si sposò in seconde nozze, con una giovane contessina francese da cui nacque il secondo Alessandro. Scrisse anche un volumetto molto noto e discusso: “I tarli dell’arte drammatica”.
Una coincidenza: recitò diverse volte nel teatro Filodrammatici di Milano che verrà riaperto
- dopo la distruzione dalla guerra - dal nipote negli anni 70. In vecchiaia lasciò il teatro per il giornalismo.
Papà Alessandro, ribelle agli insegnamenti paterni, ebbe vita teatrale più avventurosa, passando da compagnie di prima grandezza a compagnie minori, inseguendo ideali socialisti e belle attrici fra le quali la goriziana Mercede Schein madre dell’ultimo Alessandro, che sposò quando il bimbo aveva già cinque anni. Fu attore schivo e