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Arriva il transistor al dentifricio. Torniamo al Laboratorio di Printed and Molecular Electronics diretto da Mario Caironi, presso il Centro per le nanoscienze dell’IIT, a Milano, dove pochi mesi fa avevano annunciato la realizzazione della prima batteria commestibile. Siamo nel campo della cosiddetta elettronica edibile, il cui obiettivo è realizzare piccoli dispositivi elettronici per il monitoraggio dell’apparato digerente e altre applicazioni medicali, come il rilascio controllato di farmaci, che possano essere ingeriti e, a fine vita, digeriti. L’elettronica convenzionale a base di silicio, tutto è tranne che commestibile, per cui i ricercatori sono impegnati nel riprogettare i componenti base dell’elettronica, partendo da ingredienti come il succo di barbabietola, le chele di granchio o, come in questo caso, il dentifricio; più precisamente uno dei suoi componenti. Parliamone con Alessandro Luzio, Ricercatore del Laboratorio di Printed and Molecular Electronics.
I record, nel campo delle telecomunicazioni, sono sempre destinati a durare poco, e talvolta hanno il valore di semplici curiosità. Ma fa un certo effetto il risultato ottenuto allo University College di London, dove con un singolo apparato trasmettitore, che potrebbe essere usato in futuro per...
Published 11/14/24
Ha un design unico al mondo la protesi di piede messa a punto dai ricercatori dell’IIT di Genova, in collaborazione con il Centro E. Piaggio e l’Università di Pisa. Parliamo di un capolavoro di meccanica, in grado di riprodurre con straordinaria accuratezza i movimenti naturali del piede senza...
Published 11/13/24