07. L’Expo che non c’è
Description
Nel 1942 ancora l’Italia avrebbe dovuto essere protagonista, con un’Esposizione Universale organizzata a Roma come risposta fascista alle Olimpiadi grandiosamente allestite dalla Germania nazista a Berlino nel 1936. Avrebbe anche dovuto essere l’occasione per riprogettare una parte della capitale: ci si inizia a lavorare prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale e – illogicamente – si continua a farlo ancora in pieno conflitto, quando oramai è evidente che l’Expo non potrà aver luogo. I segni rimangono tuttora visibili nel tessuto urbanistico della capitale e sono un invito a ripensare, con serenità ed equilibrio, all’eredità lasciataci dal Ventennio.
L’expo di Osaka 1970 lascia una grande lezione: con un gesto ad altissima caratura simbolica si realizzano due ‘capsule del tempo’ da seppellire a memoria dell’altissimo grado di evoluzione tecnologica raggiunto dalla civiltà umana (e dal mondo nipponico in particolare!) in quel tempo, che pare...
Published 11/10/21
Quando, dopo il conflitto, si torna a tessere la trama delle Esposizioni, siamo a Bruxelles ed è il 1958. Piena era post-atomica: l’atomo è presente ovunque, simbolo dell’enorme potere della scienza umana e spettro terrorizzante che incombe sul futuro di un’umanità spaccata in due dalle...
Published 11/10/21