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Nel settembre del 1980, per scampare ai mandati di cattura che hanno investito tutto il mondo della destra eversiva dopo la strage di Bologna, Alessandro Alibrandi sbarca in Libano, dove fa esperienza di combattimento su un autentico fronte di guerra, approdando in Libano. A suo ritorno, dopo gli arresti dei fratelli Fioravanti, stringe legami sempre più forti con esponenti della Banda della Magliana
Una produzione Emons Record e GOG edizioni in media partnership con OPEN
Il podcast è...
Published 11/18/24
Il 29 settembre 1977 una Mini bianca passa per piazza Igea a Roma e spara numerosi colpi d'arma da fuoco contro un gruppo di ragazzi, ferendo gravemente la diciannovenne Elena Pacinelli, che morirà dopo mesi di sofferenza. Piazza Igea (oggi piazza Walter Rossi) era il ritrovo di attivisti di sinistra, crocevia tra le zone della Balduina, Monte Mario e Vigna Clara, quartieri feudo dell’estrema destra romana. Le manifestazioni di protesta, vedranno fronteggiarsi compagni e neofascisti. Seguirà...
Published 11/13/24
La storia di Alessandro “Alì” Alibrandi inizia a Roma, il 12 giugno 1960. Figlio di un giudice istruttore simpatizzante della destra missina, a soli quindici anni si fa notare per la ferocia con cui si scaglia contro i gruppi di sinistra. È spesso coinvolto in alcuni degli episodi più violenti degli sconti tra fascisti e compagni. Giovanissimo si ritrova schedato tra le pagine dei dossier antifascisti, e con la violenza cresce tra le fila nemiche la fama e l’immagine del fascista impunito,...
Published 11/11/24
Il 18 dicembre 1980, sugli Champs Elysée di Parigi, la polizia francese ferma un uomo e gli chiede i documenti. Il passaporto l’uomo che porge è italiano: Renato Palma, ventinove anni, nato a Roma nel 1951. Tra l’altezza indicata e quella della persona che si ritrovano davanti c’è una differenza di 10 cm.
Una produzione Emons Record e GOG edizioni in mediapartneship con Open
Il podcast è tratto dall’omonimo libro di Nicola Ventura e David Barra pubblicato da GOG
La voce narrante è di...
Published 10/03/24
Chi inviò a Carlo Donat-Cattin quella lettera anonima, che spinse il senatore a chiedere chiarimenti a Cossiga? E cosa rispose, effettivamente, Cossiga a quel padre preoccupato?
Il caso Donat-Cattin diventerà anche il caso Cossiga. E sarà la prima volta nella storia della Repubblica italiana che un Presidente del Consiglio verrà sospettato di aver tradito la Costituzione.
Una produzione Emons Record e GOG edizioni in mediapartneship con Open
Il podcast è tratto dall’omonimo libro di Nicola...
Published 10/03/24
Dopo il sequestro e l’omicidio di Aldo Moro c’è una stretta sul terrorismo italiano. Il 21 febbraio 1980 vengono arrestati i brigatisti Peci e Micaletto. Ad aprile, Patrizio Peci parlerà con i carabinieri per più di ventiquattr’ore, facendo riempire pagine di verbali.
Carlo Donat Cattin, dopo aver ricevuto una lettera anonima in cui si parla del figlio, si reca dall’allora Presidente del Consiglio Francesco Cossiga per avere chiarimenti sulle informazioni che quella lettera dà per...
Published 10/01/24
Dopo le elezioni politiche del 1976 si apre una stagione di incertezza per la sinistra extraparlamentare. Il “tradimento” del Pci, che sceglie di entrare nell’area di governo abbandonando definitivamente qualsiasi ipotesi “rivoluzionaria”, fa intravedere ad alcuni la lotta armata come una delle scelte possibili.
Mentre lavora al liceo Galfer di Torino, Marco Donat Cattin conosce Roberto Sandalo.
Una produzione Emons Record e GOG edizioni in mediapartneship con Open
Il podcast è tratto...
Published 09/26/24
Nella seconda metà degli anni Settanta, Marco Donat-Cattin aderì alla lotta armata e fu tra i massimi dirigenti di una delle più importanti organizzazioni combattenti in Italia: Prima linea – seconda solo alle Brigate rosse.
Conosciuto con il nome di battaglia “comandante Alberto” è una figura difficile da inquadrare. Pur leggendo, confrontando testimonianze, verbali di interrogatorio, fotografie, non si è mai sicuri di aver afferrato pienamente la vera natura di quest’uomo. Di certo sembra...
Published 09/24/24
I tentativi di far evadere Concutelli mettono in contatto Valerio Fioravanti con uno strano personaggio: Francesco Mangiameli, insegnante di filosofia, esponente di spicco di Terza Posizione. Giusva a Francesca Mambro lo raggiungono a Palermo nel luglio del 1980. Manca meno di un mese alla strage di Bologna. In giugno, i NAR, avevano ucciso il giudice Mario Amato. Dopo la più grande azione terroristica della storia d’Italia, Valerio continua con le rapine, ma ha bisogno di armi. E si recherà...
Published 07/04/24
Una breve permanenza al carcere di Rebibbia permette a Valerio Fioravanti di allargare le sue conoscenze nell’ambito della destra eversiva. Entra in contatto con gli ex ordinovisti Paolo Signorelli e Sergio Calore e con il loro piano di liberazione di Pierluigi Concutelli. Una volta uscito entra in contatto con un personaggio che sarà importante nella storia dei NAR: Gilberto Cavallini. Le azioni del gruppo hanno ormai intrapreso una strada da cui non è possibile tornare indietro.
Una...
Published 06/27/24
Due omicidi segnano il punto di non ritorno. Quello di Walter Rossi e quello dei fratelli Scialabba. Alcuni eventi fondamentali accadono tra questi due nadir: la strage di Acca Larenzia, l’incontro tra Francesca Mambro e Valerio Fioravanti l’anniversario della morte di Mikis Mantakas. Nel frattempo la lotta armata ha bisogno di essere finanziata e iniziano le prime rapine e le prime perdite.
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Published 06/20/24
Valerio “Giusva” Fioravanti, enfant prodige del cinema italiano, è stato il fondatore dei NAR – i Nuclei Armati Rivoluzionari, un’organizzazione terroristica nata tra i banchi di scuola. Attivi dal 1978 al 1981, i NAR segnarono un punto di svolta nell’eversione nera. «Un ragazzo la cui gioventù venne violentata da troppa televisione», recita una nota canzone degli Offlaga Disco Pax.
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Published 06/13/24
Studenti di medicina prossimi alla laurea, figli di magistrati o di ministri, enfant prodige del cinema italiano; sono tutti giovani promettenti i “bravi ragazzi” del terrorismo italiano. Ventenni eleganti, dalle facce pulite e l’eloquio pacato. Giovani che a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 danno vita allo “spontaneismo armato”, realizzano attentati, sequestri e rapine; uccidono giudici, poliziotti, avversarsi politici, spesso giovani come loro.
Sullo sfondo, un’Italia post-sessantottina...
Published 05/31/24