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Abdullah Ibrahim (1934), pianista, compositore, maestro, filosofo, sacerdote del “cape jazz”, uno stile jazzistico tutto sudafricano che amalgama la tradizione americana alle suggestioni ritmiche e melodiche dell’Africa. Ripercorriamo la sua lunghissima carriera, dagli esordi hard-bop alla conversione all’Islam, dagli anni dell’esilio al ritorno nel Sudafrica post-apartheid di Nelson Mandela.
Il secondo anno di Giant Steps si conclude con una puntata dedicata al gigante Charles Mingus (1922–1979), contrabbassista e compositore tra i più influenti della storia del jazz — rissoso, bipolare, intrattabile, profondamente umano.
Published 06/13/16
Julian “Cannonball” Adderley (1928–1975) è ricordato soprattutto per la partecipazione allo storico sestetto di Miles Davis, con cui ha registrato due dei più grandi classici della storia del jazz, Milestones e Kind of Blue. Ma la sua carriera — per quanto breve — è costellata di capolavori:...
Published 05/29/16
J. J. Johnson (1924–2001) è stato il primo a dare al trombone la stessa dignità solistica del sassofono, prendendo a modello Lester Young e poi suonando con tutti i grandi boppers della 52sima strada. Ne ripercorriamo la carriera, dall’investitura musicale di Dizzy Gillespie (“Man, you’re...
Published 05/14/16