Description
C’ è una storia di fede secolare che palpita in Calabria, e soprattutto nella città di Catona, che ai tempi dei romani, era il punto più vicino alla Sicilia, nonché una delle stazioni principali d’imbarco verso questa terra. Lo stesso Dante Alighieri la menziona nel “Paradiso”.
La storia di questa cittadina e del santuario è legata alla devozione di San Francesco di Paola, patrono della Calabria.
Il santo è venerato per aver compiuto il miracolo dell’attraversamento dello Stretto di Messina, imbarcandosi proprio dalla spiaggia di Catona, usando solo il suo mantello e utilizzando il suo bastone come albero maestro.
La costruzione del santuario, con l’annesso convento dei Minimi, fu progettata nel 1629, grazie alla generosità della principessa Giovanna Ruffo di Scilla, ed è proprio qui che ebbe inizio la missione dei figli spirituali del Santo a beneficio della popolazione. Dopo la soppressione del 1809 degli ordini religiosi, i Minimi furono costretti ad abbandonare il convento.
Il Santuario è stato distrutto e poi ricostruito in seguito del terremoto del 28 dicembre 1908 e sopra il suo portale principale spicca, ancora oggi, un mosaico raffigurante il Santo, che viene ricordato in questa cittadina e in tutta la Calabria, il 2 aprile di ogni anno.