Description
Siete nell’entroterra calabrese, a Soriano Calabro, in provincia di Vibo Valentia, in un borgo che fu un importante centro intellettuale e religioso del XVII secolo.
Le sue origini sembrano essere legate alla fondazione del convento domenicano, nel 1510, uno dei più importanti conventi dell’Ordine in Europa, che si estendeva su una superfice di oltre ventimila metri quadrati.
Distrutto dal terremoto del 1659 fu ricostruito in forma monumentale e fu uno dei santuari più frequentati dell’Italia meridionale, meta di pellegrinaggio da tutta Europa.
La sua fama era legata alla leggenda, secondo la quale, San Domenico apparve più volte a Padre Vincenzo da Catanzaro, chiedendogli di erigere una chiesa in suo onore a Soriano.
E sempre qui, sembra, che Maria Maddalena e Santa Caterina d’Alessandria apparvero a fra’ Lorenzo da Grotteria e gli consegnarono una tela raffigurante San Domenico, da affidare al superiore del Convento Domenicano di Soriano Calabro, per esporla alla venerazione dei fedeli.
Questi, giunti nel Santuario sorianese, usavano invocare l’aiuto di San Domenico ungendosi con l’olio della lampada che ardeva davanti al Quadro.
Il convento venne distrutto da un secondo terremoto, quello del 1783, con epicentro proprio in quest’area, ma venne ricostruito all’inizio dell’ottocento. Oggi, dell’antico convento rimangono numerosi reperti e la facciata dell’antica chiesa, dichiarata monumento nazionale.
Una curiosità: sembra che la ricetta dei mostaccioli, tipico dolce di Soriano Calabro, sia stata portata nel convento dei frati domenicani da un monaco della certosa di Serra San Bruno e che i frati l’abbiano trasmessa alla gente del luogo, donando a questi dolci dell’arte pasticciera aspetti magico religiosi e riti propiziatori affascinanti.
Provate a chiedere alla gente del posto!