Description
Il Museo archeologico provinciale di Salerno sorge all’interno del complesso storico monastico di San Benedetto, riaperto al pubblico nel 2003.
Conserva reperti archeologici ritrovati nel territorio di Salerno e delle province limitrofe, dall’età preistorica e tardo antica fino all’età romana, che testimoniano le diverse culture che si susseguirono in questo territorio.
Nel giardino antistante il museo è collocato il lapidario con reperti di epoca romana, tra cui la statua di “Venere con il delfino”, mentre, all’interno del museo, un percorso espositivo, organizzato cronologicamente, vi porterà a scoprire uno dei reperti più importanti contenuto in esso: la testa bronzea di Apollo, del I secolo d.C., rinvenuta da un gruppo di pescatori, nelle acque del Golfo di Salerno.
La statua è divenuta il simbolo dei Musei della provincia di Salerno e ha fatto parte di molte mostre internazionali, come uno dei bronzi più rappresentativi dell'età d'oro della scultura greca.
Ad arricchire il percorso del museo vi sono installazioni multimediali, che ricostruiscono l'istituzione del sito archeologico di Fratte, le antiche rotte del Mediterraneo e riproducono l'atmosfera della scoperta della testa di Apollo.
Peraltro, Ungaretti ne scrisse un poetico componimento sul suo rinvenimento, su quella notte in cui “alzata in palmo d’una mano rugosa” fu portata alla luce dal fondo del mare e ci fu regalata con la sua eterna bellezza.