Description
C’è un avvenimento storico importante che lega la Calabria a Garibaldi ed è la famosa “Giornata dell’Aspromonte” che avvenne nel 1862, quando l’esercito regio fermò il tentativo di Garibaldi, reduce del successo della spedizione dei Mille, di proseguire la sua marcia su Roma. Allo scopo di scacciare il Papa Pio IX, Garibaldi aveva radunato insieme migliaia di volontari che, al grido del famoso motto “o Roma o Morte”, sbarcò a Reggio Calabria dove, però, fu costretto a deviare il suo cammino verso l’Aspromonte. Sul più grande massiccio calabrese, nei pressi di Gambarie, nel territorio di Sant’Eufemia d’Aspromonte, nonostante il suo ordine di non aprire il fuoco, fu accerchiato da una grande rappresentanza dell’esercito regio, guidato dal generale Pallavicini, e fu ferito da due pallottole, all’anca sinistra ed al malleolo destro. Si appoggiò ad un pino, accese un sigaro.
Con questa scena si decretò la sua resa.
In ricordo dello scontro in Aspromonte è stato allestito un apposito Mausoleo. L’albero in cui si appoggiò Garibaldi, è coperto da un recinto. A pochi chilometri dal luogo dello scontro, vi è il punto in cui vennero seppellite le “giubbe Rosse”.
In suo onore a Reggio Calabria fu eretta una statua di marmo che, ancora oggi, con i suoi due metri di altezza, svetta sull’omonima piazza.