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Segui gli assegni: Giovanni Falcone ne è ossessionato, i colleghi lo deridono e non comprendono. "Passava delle notti intere anche a casa sua con pacchi interi - ricorda la giornalista amica Marcelle Padovani - numerati, con le date, con il destinatario, la banca d'origine". Compilava schede precise su ognuno di questi pezzi di carta. Un assegno in particolare, nel 1984, lo conduce da Palermo a una Banca di Terzigno, Napoli, quindi di nuovo in Sicilia nel mezzo dei rilievi delle Madonie. Un...
Published 07/14/22
I corleonesi hanno il controllo di Cosa Nostra, dunque di una buona fetta della Sicilia. Ma a Palermo, lo Stato sta preparando il suo attacco più forte e concreto: sulla base della sentenza-ordinanza del giudice istruttore Giovanni Falcone (assieme al collega Paolo Borsellino), il 16 dicembre 1987 la Corte d’Assise condanna 346 imputati per un totale di 2665 anni di reclusione. “E’ il primo grande processo contro la mafia!” sottolinea Marcelle Padovani. La giornalista francese è tornata...
Published 07/07/22
E’ la più equivocata e manipolata delle intuizioni di Falcone: «I mafiosi non sono dei marziani; la mafia non è estranea al tessuto sociale che la esprime». L’unica via per combattere Cosa Nostra, rivendica il giudice, e Marcelle se ne fa interprete, è dunque svelare questa affinità. Riconoscere la razionalità e la logica rigorosa che la caratterizza, capire che funziona al suo interno in base a un sistema di regole e leggi, come se fosse uno Stato, e che si fonda, paradossalmente, su dei...
Published 06/23/22
Il primo incontro tra Marcelle Padovani e Giovanni Falcone avviene a Palermo, alla fine del 1983, in piena guerra di mafia. Il magistrato è poco noto in Italia, ma in Sicilia conduce giàinchieste innovative e «pericolose». Padovani ne ha l’immagine di un uomo senza paura pur se consapevole dei rischi, che si affaccia alla finestra al mattino per controllare la via di casa e passa la giornata, fino a sera, solitario in un ufficio del Palazzo di Giustizia protetto da due porte blindate e da...
Published 06/16/22
Il primo incontro tra Marcelle Padovani e Giovanni Falcone avviene a Palermo, alla fine del 1983, in piena guerra di mafia. Il magistrato è poco noto in Italia, ma in Sicilia conduce giàinchieste innovative e «pericolose». Padovani ne ha l’immagine di un uomo senza paura pur se consapevole dei rischi, che si affaccia alla finestra al mattino per controllare la via di casa e passa la giornata, fino a sera, solitario in un ufficio del Palazzo di Giustizia protetto da due porte blindate e da...
Published 06/16/22
Puntata 1. Le correzioni. Sepolto sotto libri e ritagli, Marcelle Padovani ritrova nella sua casa romana il dattiloscritto originale di “Cose di Cosa nostra”. È il libro divenuto suo malgrado il testamento di Giovanni Falcone, scritto in prima persona dal giudice anti-mafia, in realtà composto dalla giornalista francese Padovani attingendo a otto anni di assidue frequentazioni siciliane, fino ai 22 lunghi pranzi intervista nel 1991 nella capitale. Accanto al testo francese, Falcone ha...
Published 05/19/22
Sepolto sotto libri e ritagli, Marcelle Padovani ritrova nella sua casa romana il dattiloscritto originale di “Cose di Cosa nostra”. È il libro divenuto suo malgrado il testamento di Giovanni Falcone, scritto in prima persona dal giudice anti-mafia, in realtà composto dalla giornalista francese Padovani attingendo a otto anni di assidue frequentazioni siciliane, fino ai 22 lunghi pranzi intervista nel 1991 nella capitale. Accanto al testo francese, Falcone ha annotato a penna, in corsivo, in...
Published 05/19/22