Description
Il delitto di Claudio Del Forno è uno dei casi di cronaca nera destinati a rimanere irrisolti: nessun movente abbastanza convincente, nessun nome al killer che esplose il colpo fatale. Un dettaglio poi infittisce ancor di più il mistero: l’insolito calibro del proiettile che uccise il ragazzo, un proiettile che poteva essere sparato solo da un revolver prodotto tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. La pistola si chiama Bodeo ed è quella che utilizza nelle sue storie Dylan Dog.
Siamo nel 1996 ed è quasi la vigilia di Natale. In piazzale Accursio c’è un gran trambusto, ma il rumore sordo di uno sparo attira l’attenzione dei presenti. A terra, immobile, giace il corpo di Claudio il cui impermeabile è ormai intriso di sangue.
Del Forno era un aspirante avvocato, pochi amici, nessuna donna, amava anzi per lo più importunare le prostitute della zona. I Carabinieri concludono così che all’origine del delitto ci sia quindi un tentativo di rapina, al quale Claudio avrebbe reagito, o forse qualche cliente rimasto insoddisfatto del lavoro dell’aspirante avvocato.
Neppure quella tanto rara e curiosa arma del delitto è mai stata ritrovata, così l’ultima pagina di questo delitto resta ancora tutta da scrivere.
Si chiamava Vincenzo Raiola il poliziotto che morì in quel maggio del 1999. Il decesso avvenne a causa di una ferita alla testa, riportata durante un conflitto a fuoco con un gruppo di rapinatori in via Imbonati.
Alle 5 del mattino del 14 maggio una banda di criminali, armata di fucili d’assalto...
Published 06/28/21
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Published 06/23/21