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Published 06/28/21
Si chiamava Vincenzo Raiola il poliziotto che morì in quel maggio del 1999. Il decesso avvenne a causa di una ferita alla testa, riportata durante un conflitto a fuoco con un gruppo di rapinatori in via Imbonati. Alle 5 del mattino del 14 maggio una banda di criminali, armata di fucili d’assalto ed esplosivi militari, assaltò un furgone portavalori appena uscito dal deposito. Proprio mentre i banditi stavano compiendo la rapina, giunse sul posto la polizia che venne subito accolta da raffiche...
Published 06/28/21
Tra le pagine più cupe della recente storia di Milano si annovera anche il periodo di attività di quella che passò alla storia come la banda di via Padova: un gruppo di malviventi assai eterogeneo, composto da pluripregiudicati e incensurati, delinquenti e personalità insospettabili. Tra il 1998 e il 1999 la banda seminò il panico attorno alla via da cui prese il nome, colpendo tabaccherie, gioiellerie e negozi a suon di rapine culminate ciascuna con la morte di un commerciante. Fu dopo il...
Published 06/23/21
Piazzale Dateo, è l’alba del 1999. Proprio nella notte di Capodanno, una dopo l’altra, cadono tre vittime, falciate da alcuni colpi sparati da due armi da fuoco impugnate però dallo stesso assassino. Il primo a morire è un brasiliano di ventinove anni, che viene colpito nella stessa strada in cui era solito prostituirsi. A pochi metri di distanza il killer punta poi la pistola verso un operaio e invalido civile che ha assistito alla scena. La pistola però s’inceppa e l’uomo tenta di scappare....
Published 06/21/21
Che Cesarina Dedonato si fosse suicidata in quel modo barbaro apparve subito davvero inverosimile: il suo cadavere giaceva sul letto semicarbonizzato; sul suo volto i segni di alcuni sacchetti di plastica; intorno al suo corpo invece alcune bambole della donna e una ventina di boccette di profumo con le quali Cesarina si sarebbe voluta dare fuoco. Una procedura complicata e fin troppo laboriosa per essere stata messa in atto per suicidarsi. La donna, da poco divorziata, viveva sola nel suo...
Published 06/16/21
Il cadavere di Francesca Coelli venne ritrovato la sera del 21 marzo 1997. A dare l’allarme fu proprio il fratello che, preoccupato di non sentire la donna da qualche giorno, si premurò di andarla a trovare nel suo elegante appartamento in via Vanvitelli 4. Francesca giaceva esanime in un lago di sangue: era in ginocchio con la testa distrutta da alcune martellate e poggiata su una sedia. Il suo corpo era nudo e solo un pareo di seta le cingeva i fianchi. In cucina i resti di una cena per due...
Published 06/14/21
Maurizio Pierri si poteva definire un uomo di successo: titolare di un’azienda che gestiva bilanci e buste paga d’importanti società, a capo di giri d’affari miliardari e di conseguenza anche detentore un ricchissimo conto in banca. L’11 febbraio 1997, nel giorno del suo cinquantaseiesimo compleanno, si accingeva dopo il lavoro a tornare a casa dove lo aspettava la sua famiglia per i festeggiamenti. Un festa che però non si sarebbe mai tenuta. Quella sera infatti un passante ritrovò il...
Published 06/09/21
Il delitto di Claudio Del Forno è uno dei casi di cronaca nera destinati a rimanere irrisolti: nessun movente abbastanza convincente, nessun nome al killer che esplose il colpo fatale. Un dettaglio poi infittisce ancor di più il mistero: l’insolito calibro del proiettile che uccise il ragazzo, un proiettile che poteva essere sparato solo da un revolver prodotto tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. La pistola si chiama Bodeo ed è quella che utilizza nelle sue storie Dylan...
Published 06/07/21
Si chiamavano Johnny Roselli e Rocco Lo Faro, i due giovanissimi amici uccisi in quella che sembra avere tutta l’aria di un’esecuzione. I due ragazzi avevano trascorso la serata in discoteca, quando verso le tre qualcuno li convinse ad uscire e a raggiungere a piedi la poco distante e minuscola via di Porta Tenaglia. Proprio lì, lontano da possibili testimoni, li attendevano però i killer che a sangue freddo esplosero i colpi che tolsero la vita ai due giovani. Johnny e Rocco in realtà non...
Published 06/02/21
Uscì il sabato per andare a fare la spesa, la ritrovarono morta tra i campi di San Giuliano Milanese la domenica. Le indagini sull’omicidio di Laura Botta, bella e umile casalinga e madre di famiglia, misero a nudo una trama di relazioni pericolose ma non hanno però ancora dato un nome all’assassino. Il corpo della donna fu ritrovato senza vita, con il volto sfigurato dalla furia omicida del killer che la prese a bastonate sulla testa sette volte fino ad ucciderla. Il corpo, vestito, giaceva...
Published 05/31/21
La mattina del 27 marzo 1995, nell’androne di un elegante palazzo in via Palestro, moriva Maurizio Gucci, erede della celebre famiglia proprietaria del noto marchio di moda. Un killer, vestito di tutto punto, lo attendeva vicino l’ingresso del palazzo dove aveva sede una delle società dell’uomo. L’imprenditore così morì sotto cinque colpi di pistola, di cui tre alla testa. Il caso affollò per lungo tempo le pagine dei giornali, finché non si arrivò alla soluzione grazie a una fonte...
Published 05/26/21
Strangolata. Fu così che morì Simonetta Aramu: il suo corpo senza vita venne ritrovato nel suo modesto appartamento in via Oxilia. La donna giaceva cadavere con le ginocchia sul pavimento e il busto sul letto disfatto. Le braccia a penzoloni e un collant annodato al collo, lo stesso che fu usato come arma del delitto. Dei soldi che la donna teneva in casa nessuna traccia, probabilmente dunque tra i moventi del delitto vi erano questioni di denaro. La casa però era in ordine, segno che...
Published 05/24/21
Erano le sette di mattina quando il professor Roberto Klinger, medico diabetologo con un passato al servizio dell’Inter di Herrera, veniva ucciso da tre colpi di pistola mentre saliva sulla sua Panda celeste in via Muratori per recarsi a lavoro. Due proiettili alla testa e uno al torace, sparati da una scacciacani modificata per uccidere, ponevano fine alla vita dello stimato professore. Chi sia quell’uomo che alcuni testimoni videro fuggire di corsa dopo aver esploso i colpi resta ancora un...
Published 05/19/21
Antonio Busnelli, infermiere quarantottenne e padre di famiglia, lavorava nel reparto Rianimazione dell’ospedale Fatebenefratelli. Dai suoi colleghi però non era mai stato ben visto, tanto da essere stato soprannominato il “becchino”. La motivazione di tale appellativo era quella frequenza di decessi superiore alla media registrata durante i suoi turni. Un epiteto che risultò infine quanto più pertinente: Busnelli uccideva infatti i suoi pazienti per poi percepire le mance da un’impresa di...
Published 05/17/21
Era la mattina del 19 settembre 1988 e, come di consueto, Gianfranco Trezzi, piccolo imprenditore milanese, usciva di casa per andare a lavoro. Furono i suoi operai a dare l’allarme, quando videro che a mezzogiorno Trezzi non era ancora arrivato sul posto. Venne subito ritrovata la sua auto: le chiavi erano ancora inserite nel cruscotto e i finestrini erano aperti, di Trezzi però nessuna traccia. Le successive richieste di riscatto confermarono l’ipotesi del rapimento, mentre a rendere ancora...
Published 05/12/21
In un modesto appartamento in corso di Porta Nuova 36 viveva Clotilde Fossati, persona generosa e benvoluta da tutti. In quel palazzo la donna era nata e vissuta e non voleva sapere di andarsene, neppure dopo che l’intero palazzo era stato acquistato da una società finanziaria che intendeva realizzarvi nuovi insediamenti abitativi. Così, nonostante i nuovi proprietari avessero dato il via ai lavori di ristrutturazione, Clotilde continuava ad abitare da sola nella sua proprietà e a dare...
Published 05/10/21
Maria Luisa D’Amelio, per tutti detta Mary, era una ragazza tranquilla e responsabile. Diciassettenne al quarto anno di un liceo scientifico, era sempre rispettosa di regole e orari, per questo quando la sera dell’8 novembre 1987 i genitori non la videro rientrare si allarmarono subito. A ritrovare il corpo senza vita della ragazza fu il padre che, ripercorrendo il tratto di strada percorso dalla ragazza che stava tornando da una festa con gli amici, si accorse di un cancello semiaperto di un...
Published 05/05/21
Milano doveva tornare sotto Cosa Nostra. Fu questo il movente dell’omicidio del vicecapo mafioso di Resuttana, Gaetano Carollo, ritenuto dagli investigatori uno degli esponenti di spicco dell’organizzazione mafiosa al Nord. Carollo, nonostante il notevole rilievo all’interno della gerarchia di Cosa Nostra, scalpitava troppo. Come riferì in seguito un pentito: “nonostante la sua alta posizione di sottocapo, voleva comandare”. E per questo doveva essere eliminato. Venne ucciso da alcuni sicari...
Published 05/03/21
L’omicidio di Mohammed Al Jarrah di Abid, ricco imprenditore arabo e titolare di alcune società import-export, è destinato a rimanere un caso irrisolto e il senza nome del colpevole. Al Jarrah viveva nella sua lussuosa palazzina in Strada Settima e il pomeriggio del 13 agosto 1985 tornava a casa insieme a sua figlia, dopo esser andato a trovare la sua compagna ricoverata in un istituto per tumori. Quella stessa sera qualcuno si introdusse nel loro appartamento, entrando probabilmente da una...
Published 04/28/21
Sesso, alcool e droga: fu questo il cocktail fatale che tolse la vita a Francesco D’Alessio, rampollo di buona famiglia e frequentatore di quella che viene ricordata come la “Milano da bere”. A porre fine alla sua vita fu Terry Broome, una giovane modella statunitense che gli sparò sotto l’effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti la notte del 25 giugno 1984. Una volta arrestata, quando un giornalista le chiese se avesse ucciso per amore, rispose: “Sta scherzando?”. E il movente infatti...
Published 04/26/21
E’ l’aprile del 1982. Roberto Rosone, direttore generale e vicepresidente del Banco Ambrosiano ai tempi dello scandalo del caso Calvi, sta uscendo dalla sua abitazione in via Pola. Proprio al momento di uscire dallo stabile, la portiera lo mette in guardia da due tipi loschi che da diverse ore sembravano aspettare qualcuno all’uscita del palazzo. Nonostante l’avvertimento Rosone però varca l’uscio ed è lì che uno dei due uomini, munito di pistola e passamontagna, fa fuoco sul manager. Il...
Published 04/21/21
Via Don Gnocchi, ore 8.20 del 17 febbraio 1981. Luigi Marangoni, direttore sanitario del Policlinico di Milano, si appresta ad uscire con la sua auto dal garage di casa. Imboccata la rampa, l’uomo viene accerchiato da quattro uomini che, armati di mitra e fucili, crivellano di colpi l’auto e il suo conducente. Da una finestra assiste alla scena la moglie della vittima che, oltre alla morte del marito, diviene anche spettatrice della fuga dei suoi killer che riescono a dileguarsi nonostante...
Published 04/19/21
Il 5 febbraio 1980 Paolo Paoletti, responsabile della produzione dello stabilimento ICMESA di Seveso, venne avvicinato da due ragazzi sotto la sua abitazione in via De Leyva mentre raggiungeva la sua auto. “Ingegnere, senta…” lo chiamò uno dei due. Paoletti non fece però neanche in tempo a voltarsi che venne raggiunto da tre colpi di pistola. I killer scapparono poi su un'auto dove li attendevano due complici, lanciando il consueto fumogeno arancione degli esponenti di Prima linea. Quella di...
Published 04/14/21
“Il signor Ambrosoli?”. “Si”. “Mi scusi signor Ambrosoli”. Seguono quattro colpi di pistola che colpiscono al petto l’avvocato. Così, nella notte tra l’11 e il 12 luglio 1979, viene assassinato Giorgio Ambrosoli, liquidatore della Banca Privata Italiana di Michele Sindona. Viene ucciso sotto la sua abitazione in via Morozzo della Rocca 1, sotto gli occhi di alcuni amici con cui aveva trascorso la serata e che lo stavano riaccompagnando a casa. Lavorava a stretto braccio con Sindona, la cui...
Published 04/12/21
La sera del 27 aprile 1976 alcuni camerati erano riuniti nella sezione missina di via Guerrini. Tra loro anche Gilberto Cavallini, detto “Gigi”, un nome che riempirà tristemente le pagine della cronaca nera per anni. Qualcuno però interruppe quella riunione gettando sassi e molotov sulla porta d’ingresso e in un attimo l’incontro si sciolse per andare a vendicare il gesto di sfida. L’obiettivo era colpire i primi simpatizzanti di sinistra che capitavano a tiro, compiendo una sorta di...
Published 04/07/21