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Via Don Gnocchi, ore 8.20 del 17 febbraio 1981. Luigi Marangoni, direttore sanitario del Policlinico di Milano, si appresta ad uscire con la sua auto dal garage di casa. Imboccata la rampa, l’uomo viene accerchiato da quattro uomini che, armati di mitra e fucili, crivellano di colpi l’auto e il suo conducente. Da una finestra assiste alla scena la moglie della vittima che, oltre alla morte del marito, diviene anche spettatrice della fuga dei suoi killer che riescono a dileguarsi nonostante gli inseguimenti della polizia.
A sparare sono alcuni componenti delle Brigate rosse - Colonna Walter Alasia che rivendicano poco dopo l’omicidio con una telefonata alla redazione del Corriere d’Informazione.
Un omicidio che si annovera tra quei brutali atti che hanno avuto però l’effetto di isolare ancor di più i terroristi, dei quali di lì a breve sarebbe iniziata la parabola discendente.
Luigi Marangoni verrà ricordato come “un uomo giusto”: lui che, come direttore sanitario, aveva preso provvedimenti disciplinari nei confronti di alcuni infermieri che volevano far passare alcune azioni di sabotaggio tra le corsie dell’ospedale come strumento di lotta.
Alla memoria del direttore, oggi, sono intitolati un giardinetto dietro la sua abitazione e il centro di coordinamento dei trapianti del Policlinico.
Si chiamava Vincenzo Raiola il poliziotto che morì in quel maggio del 1999. Il decesso avvenne a causa di una ferita alla testa, riportata durante un conflitto a fuoco con un gruppo di rapinatori in via Imbonati.
Alle 5 del mattino del 14 maggio una banda di criminali, armata di fucili d’assalto...
Published 06/28/21
Tra le pagine più cupe della recente storia di Milano si annovera anche il periodo di attività di quella che passò alla storia come la banda di via Padova: un gruppo di malviventi assai eterogeneo, composto da pluripregiudicati e incensurati, delinquenti e personalità insospettabili. Tra il 1998...
Published 06/23/21