Description
La mattina del 27 marzo 1995, nell’androne di un elegante palazzo in via Palestro, moriva Maurizio Gucci, erede della celebre famiglia proprietaria del noto marchio di moda.
Un killer, vestito di tutto punto, lo attendeva vicino l’ingresso del palazzo dove aveva sede una delle società dell’uomo. L’imprenditore così morì sotto cinque colpi di pistola, di cui tre alla testa.
Il caso affollò per lungo tempo le pagine dei giornali, finché non si arrivò alla soluzione grazie a una fonte confidenziale della polizia. A far uccidere Maurizio Gucci era stata Patrizia Reggiani, proprio l’ex moglie dell’imprenditore, aiutata da Pina Auriemma, sedicente maga incaricata come intermediaria tra mandante e killer. La signora Gucci, ossessionata dal fallimento del matrimonio nonché mossa da questioni legate all’eredità, aveva quindi organizzato il delitto ingaggiando un sicario.
Nel carcere di San Vittore, insieme alla Reggiani, finirono quindi Pina Auriemma, Benedetto Ceraulo, individuato come esecutore materiale del delitto, e Orazio Cicala, autista della macchina che servì all’assassino per fuggire.
610 milioni di lire era stata invece la cifra pattuita dalla Reggiani ai malviventi per l'agguato mortale e per il quale la donna fu condannata a 26 anni di carcere.
Si chiamava Vincenzo Raiola il poliziotto che morì in quel maggio del 1999. Il decesso avvenne a causa di una ferita alla testa, riportata durante un conflitto a fuoco con un gruppo di rapinatori in via Imbonati.
Alle 5 del mattino del 14 maggio una banda di criminali, armata di fucili d’assalto...
Published 06/28/21
Tra le pagine più cupe della recente storia di Milano si annovera anche il periodo di attività di quella che passò alla storia come la banda di via Padova: un gruppo di malviventi assai eterogeneo, composto da pluripregiudicati e incensurati, delinquenti e personalità insospettabili. Tra il 1998...
Published 06/23/21