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Nel tardo pomeriggio del 12 dicembre del 1970, Saverio Saltarelli, giovane laureando in giurisprudenza di origini abruzzesi, prendeva parte alla manifestazione non autorizzata per la liberazione dell’anarchico Pietro Valpreda. Erano gli “anni di piombo” ed era il primo anniversario dalla strage di Piazza Fontana: poliziotti, cittadini comuni, manifestanti, politici e sindacalisti, nessuno in quel momento poteva ritenersi al sicuro.
Quel giorno al centro di Milano erano in programma ben...
Published 04/05/21
Il brigadiere Ezio Lucarelli morì la mattina del 26 novembre 1980, colpito da numerosi colpi di pistola mentre stava compiendo una perquisizione in una carrozzeria in via Ofanto 28, noto crocevia di affari non in regola con la legge.
Lucarelli, insieme ad altri appartenenti all’Arma dei carabinieri, si trovava nel cortile dell’autorimessa, quando vide avvicinarsi un Audi 100. Gli agenti si avvicinavano alla macchina per chiedere i documenti quando dall’auto due uomini cominciarono a sparare...
Published 03/31/21
Renato Briano era direttore centrale del personale alla Ercoli Marelli quando, il 12 novembre 1980, fu ucciso a bruciapelo da due colpi di pistola sparati da due brigatisti rossi in un vagone della metro all’altezza della fermata Gorla. Prima di fuggire, uno dei due killer, si rivolse ai passeggeri, attoniti spettatori del fatto, gridando: “Siamo delle Brigate Rosse. Non preoccupatevi, tanto era uno sfruttatore”. L’attentato fu rivendicato poche ore dopo dalla Colonna brigatista Walter...
Published 03/29/21
Enrico Pedenovi è un bersaglio facile: un tipo abitudinario che ogni mattina esce dalla sua abitazione e, prima di recarsi a lavoro, si ferma all’edicola di fianco il distributore di benzina in Piazza Durante per comprare la sua mazzetta abituale di quotidiani.
La mattina del 29 aprile 1976 non sa però che ad attenderlo in piazza ci sono anche i suoi killer: lo seguono da tempo, ben conoscono il suo itinerario abituale e hanno già deciso come e quando colpirlo.
Così anche quella mattina,...
Published 03/26/21
La maxi-inchiesta sulle organizzazioni terroristiche dell’estrema sinistra extraparlamentare era stata capitanata Guido Galli. Il risultato che ottenne il giudice fu davvero eccezionale: con lungimiranza e capacità di analisi introdusse strategie originali e nuove forme di collaborazione tra le istituzioni per la lotta al terrorismo.
Un riformatore sensibile, che proprio per via del suo encomiabile impegno, entrò nel mirino degli estremisti.
Così, nel pomeriggio del 19 marzo 1980, mentre...
Published 03/22/21
Erano le 11 di mattina del 28 maggio 1980 e Walter Tobagi, giornalista inviato sul fronte del terrorismo e cronista politico e sindacale del Corriere della Sera, si apprestava come sempre a uscire da casa per andare nel vicino garage in via Salaino a prendere l’auto. Quel giorno, ad attenderlo lungo il marciapiede, vi era un commando di terroristi che lo colpì con cinque colpi di pistola di cui l’ultimo, il colpo di grazia, sparato quando l’uomo era già a terra morente.
Ci vollero pochi mesi...
Published 12/04/20
A portare ancora i segni sul corpo le ferite collaterali dell’omicidio che avvenne nella gioielleria di via Mercantini è Alberto Torregiani, che rimase paralizzato sulla sedia a rotelle durante lo scontro a fuoco in cui morì il padre orafo e proprietario del negozio.
Il delitto di Pierluigi Torregiani aveva però un antefatto decisivo, ossia un tentativo di rapina che l’uomo subì qualche giorno prima mentre era a cena con la figlia e alcuni amici vicino Porta Venezia. Qui venne aggredito e...
Published 12/04/20
La mattina del 29 gennaio 1979 un commando di terroristi assassinò Emilio Alessandrini, sostituto procuratore della repubblica e giudice assai noto al grande pubblico per le sue inchieste sulla strage di Piazza Fontana e sul terrorismo rosso.
Dopo aver accompagnato a scuola il figlio, Alessandrini si recava come sempre al tribunale. L’ora di punta lo lasciava in coda per parecchi minuti su quell’incrocio tra Viale Umbria e Via Tertulliano. Così quella mattina, ferma al semaforo rosso, la...
Published 12/04/20
Il 7 novembre del 1978 suonò il campanello nell’appartamento del primo piano di via Pietro da Cortona 5. Giampiero Grandi rispose e, con una banale scusa, fu invitato a scendere da un uomo vestito da portalettere. Mentre raggiungeva il portone, però, un killer lo attendeva lungo le scale. L’omicida sparò due colpi di pistola contro Grandi che fu colpito a bruciapelo, morendo sul colpo.
A rivelare i dettagli del delitto furono gli stessi autori dell’omicidio che rivendicarono l’esecuzione con...
Published 12/04/20
Tra gli atti più spietati che permisero alle mafie di ricavare denaro da reinvestire in altre attività illecite, in particolar modo il traffico di droga, ci furono, nella seconda metà del Novecento, i sequestri di persona. Tra questi rientra anche il caso di Augusto Rancilio, figlio del facoltoso costruttore Gervaso Rancilio il quale spese gli ultimi anni della sua vita alla disperata ricerca delle spoglie del giovane.
La mattina del 2 ottobre 1978 Augusto e Gervaso era insieme, quando si...
Published 12/04/20
Sono le 20 di un sabato del marzo 1978. Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, per tutti “Iaio”, escono dal centro sociale Leoncavallo, di cui erano abituali frequentatori, per avviarsi a casa del primo. E’ all’altezza di via Mancinelli che vengono avvicinati da tre persone da cui erano seguiti da un po’. Uno di loro impugna una pistola tenuta in un sacchetto, così da non lasciare tracce degli otto proiettili che scaricherà sul corpo dei due giovani amici.
Iaio viene colpito alla gola, Fausto è...
Published 12/04/20
In una notte del marzo 1978 David Beissah, dirigente di una società finanziaria con sede in Svizzera e uffici di corrispondenza a Milano, stava rincasando nel suo appartamento in via Domenichino 50 insieme alla moglie. Fu proprio davanti alla sua abitazione che venne rapito da due uomini armati di mitra per poi essere ritrovato cadavere anni dopo, nonostante il pagamento di 430 milioni di lire per il suo riscatto.
La donna disperata attirò l’attenzione di un vicino scatenando così la furia...
Published 12/04/20
Fra i manifestanti di estrema sinistra che quel 14 maggio 1977 si scagliarono contro il Reparto Celere di via De Amicis ce n’era uno armato: volto coperto dal passamontagna, ginocchia piegate e braccia tese in avanti, mentre sparava ad altezza d’uomo con una pistola impugnata a due mani. I colpi dell’uomo erano diretti agli agenti e uno colpì mortalmente Antonio Custra, raggiunto alla testa da un proiettile che passò attraverso la visiera del casco in dotazione.
Per il vicebrigadiere,...
Published 12/04/20
Era l’alba del 15 dicembre 1976 quando quaranta fra poliziotti e carabinieri circondarono una palazzina popolare in Via Leopardi a Sesto San Giovanni. In quel complesso di edifici abitavano famiglie di lavoratori, operai e impiegati e alla palazzina 161 vi era l’appartamento degli Alasia. Quando alcuni poliziotti bussarono alla loro porta, i coniugi Guido e Ada non potevano immaginare che, di lì a poco, avrebbero assistito al duplice omicidio di due forze dell’ordine e di quello di loro...
Published 12/04/20
Come si può spiegare l’omicidio di un medico, uomo per bene e padre di famiglia senza nessun nemico?
Umberto Premoli trovò la morte mentre rientrava a casa, nella notte del 30 ottobre 1976. Guidava la sua FIAT 132 quando, arrivato in viale Monte Ceneri, venne bloccato da due uomini che gli bloccarono la strada e gli fecero cenno di fermarsi. Entrambi erano armati: impugnavano rispettivamente una carabina semiautomatica e un fucile a canne mozze.
Premoli tentò di scappare mettendo la...
Published 12/04/20
Questa è la storia di quella che inizialmente fu un’amicizia, ma che presto si trasformò in una tragica vicenda di sangue e violenza carnale.
Roberto Auglia, bambino introverso e spesso escluso dai suoi coetanei, si trovava in ospedale per una banalità: una verruca da bruciare che lo costrinse a qualche giorno di letto in corsia. Fu qui che conobbe Giulio Collalto, di qualche anno più grande e con alle spalle un’infanzia davvero difficile. Giulio era stato abbandonato dalla madre e passò...
Published 12/04/20
Erano le 22.30 del 25 maggio 1975 quando Alberto Brasili, giovane studente lavoratore, e la sua fidanzata Lucia Corna vengono aggrediti in via Mascagni da cinque fascisti.
Alberto indossa un eskimo e i jeans, porta la barba e i capelli lunghi. Un aspetto che, secondo i cinque militanti di destra, non lascia spazio a dubbi: segue tutti i canoni dei comunisti.
I giovani vengono così seguiti lungo la strada e, una volta raggiunti, presi a coltellate.
Ad Alberto vengono inferti cinque colpi che...
Published 12/04/20
Nel 1975 le strade di Milano continuavano ad essere palcoscenico di numerose manifestazioni. In particolare, il 16 aprile di quell’anno i militanti di estrema sinistra rivendicavano il diritto alla casa e tutto, durante la manifestazione, sembrava stare filando liscio. Fu al termine del corteo che un gruppo di militanti antifascisti incontrò tre esponenti del FUAN e MSI all’altezza di Piazza Cavour e non si trattennero dall’aggredirli.
Due di loro riuscirono a fuggire, il terzo, Antonio...
Published 12/04/20
Carlo Seronio, esponente del gruppo eversivo della sinistra extraparlamentare Potere operaio, fu la prima vittima dei sequestri di matrice politica in Italia conclusasi con la morte dell’ostaggio. Carlo Seronio morì per una disattenzione, a causa dell’eccessiva pressione esercitata sul suo viso con un tampone imbevuto di narcotico. Carlo Seronio morì per mano della stessa organizzazione terroristica di cui faceva parte, tradito dai suoi compagni che lo rapirono per autofinanziarsi.
La...
Published 12/04/20
Si chiamava Laura Orsi, l’appena diciassettenne figlia di di un modesto operaio e prima vittima della terribile lista di rapiti da parte dell’Anonima Sequestri a Milano.
Era il 7 aprile 1975 e le sue tracce si persero nel tratto tra Corso Vittorio Emanuele e Porta Romana, proprio lì dove Laura era solita aspettare l’autobus per rientrare a casa dopo la scuola.
Forse l’offerta di un passaggio in auto da parte di uno sconosciuto? Da quel momento della ragazza non si ebbe più notizia. La sera...
Published 12/04/20
Il 13 marzo 1975 Sergio Ramelli, appena tornato da scuola, parcheggia il motorino vicino la sua abitazione in via Paladini 15. Sceso dalla sella viene accerchiato da un gruppo di coetanei, militanti contigui ad Avanguardia operaia, armati di lunghe e pesanti chiavi inglesi. Segue un pestaggio gravissimo che lascia Sergio inerme, ferito alla testa e in un lago di sangue. Portato all’ospedale in disperate condizioni, morirà più di un mese e mezzo dopo a causa dei traumi riportati.
La colpa di...
Published 12/04/20
Giovedì 12 aprile 1973 i vertici del Movimento Sociale Italiano e del Fronte della Gioventù sfidano il divieto della questura organizzando una manifestazione con un comizio di Ciccio Franco previsto in Piazza Tricolore.
Capitanato dal vicesegretario Franco Servello e dall'onorevole Francesco Petronio, il corteo marcia verso la prefettura per protestare contro il divieto e la parata non tarda a diventare palcoscenico di numerosi atti di violenza e teppismo, per cui venne schierato il III...
Published 12/04/20
Con un colpo di pistola sparato alla nuca moriva Roberto Franceschi, ventenne laureando alla facoltà di Economia presso l’Università Bocconi.
Un delitto che ancora oggi rimane senza giustizia perché rimasto di fatto senza colpevoli, ma per il quale si è accertata la responsabilità della polizia. Così il Ministero dell’Interno fu condannato a risarcire la famiglia della vittima.
A fare da sfondo al tragico avvenimento ci sono proprio le aule di quell’Università frequentata da Roberto, studente...
Published 12/04/20
Era la mattina del 17 maggio 1972 e Luigi Calabresi, commissario capo di Pubblica sicurezza e addetto all’Ufficio politico della Questura di Milano, usciva dalla sua abitazione in via Cherubini per raggiungere la propria auto. Due colpi alle spalle e un terzo alla nuca posero però fine alla sua vita: il killer era un giovane che sparò a volto scoperto e si allontanò poi su una vettura guidata da un complice.
Un delitto, quello di Calabresi, che fu il culmine della violenta campagna...
Published 12/04/20
Era la mattina del 24 luglio 1971 e Mario Toso, seminarista ventunenne frequentante Filosofia all’Università Cattolica di Milano, stava recandosi alla segreteria dell’Istituto percorrendo un corridoio che passava vicino i bagni. La sua attenzione fu richiamata dallo scrosciare ininterrotto dell'acqua proveniente dal bagno delle donne e, infastidito da quello che riteneva uno spreco, entrò con l’intento di chiudere il rubinetto. Varcata la soglia però i suoi occhi si riempirono di orrore,...
Published 12/04/20