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Nel tardo pomeriggio del 12 dicembre del 1970, Saverio Saltarelli, giovane laureando in giurisprudenza di origini abruzzesi, prendeva parte alla manifestazione non autorizzata per la liberazione dell’anarchico Pietro Valpreda. Erano gli “anni di piombo” ed era il primo anniversario dalla strage di Piazza Fontana: poliziotti, cittadini comuni, manifestanti, politici e sindacalisti, nessuno in quel momento poteva ritenersi al sicuro.
Quel giorno al centro di Milano erano in programma ben quattro manifestazioni, che avrebbero sfilato in quella che si poteva definire una città blindata dalle forze dell’ordine.
Gli incidenti scoppiarono alle 17.00: tra via Larga e via Bergamini, una squadra di carabinieri esplose alcuni lacrimogeni. Uno di questi ad altezza uomo contro Saltarelli, colpendolo in pieno petto e portandolo alla morte quasi istantanea.
Moriva un giovane, uno studente e un partigiano politico che si era fortemente battuto per i diritti operai. Nel 1976 le indagini per il suo delitto condannarono un capitano della polizia a omicidio colposo. A ricordarlo una canzone, “Chi ha ucciso Saltarelli”, e una targa commemorativa apposta sul luogo della sua morte in via Bergamini 1.
Si chiamava Vincenzo Raiola il poliziotto che morì in quel maggio del 1999. Il decesso avvenne a causa di una ferita alla testa, riportata durante un conflitto a fuoco con un gruppo di rapinatori in via Imbonati.
Alle 5 del mattino del 14 maggio una banda di criminali, armata di fucili d’assalto...
Published 06/28/21
Tra le pagine più cupe della recente storia di Milano si annovera anche il periodo di attività di quella che passò alla storia come la banda di via Padova: un gruppo di malviventi assai eterogeneo, composto da pluripregiudicati e incensurati, delinquenti e personalità insospettabili. Tra il 1998...
Published 06/23/21