Description
Erano le 22.30 del 25 maggio 1975 quando Alberto Brasili, giovane studente lavoratore, e la sua fidanzata Lucia Corna vengono aggrediti in via Mascagni da cinque fascisti.
Alberto indossa un eskimo e i jeans, porta la barba e i capelli lunghi. Un aspetto che, secondo i cinque militanti di destra, non lascia spazio a dubbi: segue tutti i canoni dei comunisti.
I giovani vengono così seguiti lungo la strada e, una volta raggiunti, presi a coltellate.
Ad Alberto vengono inferti cinque colpi che ledono gli organi vitali uccidendolo, mentre Lucia viene colpita due volte all’emitorace sinistro e si salva solo perché le lame mancano di pochi centimetri il cuore.
Iniziano le indagini e il fatto che Brasili fosse sì uno studente militante, ma non particolarmente in vista induce gli inquirenti a percorrere erroneamente la pista dello scambio di persona.
Uno sguardo più lucido li porterà poi sulla via corretta e legherà il delitto al clima che la destra voleva creare in quel periodo, in vista dell’imminente anniversario della strage di Brescia. Così, poco tempo dopo, l’omicidio a freddo, all’inizio inspiegabile, del giovane Brasili apparirà chiaramente come un atto intimidatorio perpetrato dall’estrema destra.
Si chiamava Vincenzo Raiola il poliziotto che morì in quel maggio del 1999. Il decesso avvenne a causa di una ferita alla testa, riportata durante un conflitto a fuoco con un gruppo di rapinatori in via Imbonati.
Alle 5 del mattino del 14 maggio una banda di criminali, armata di fucili d’assalto...
Published 06/28/21
Tra le pagine più cupe della recente storia di Milano si annovera anche il periodo di attività di quella che passò alla storia come la banda di via Padova: un gruppo di malviventi assai eterogeneo, composto da pluripregiudicati e incensurati, delinquenti e personalità insospettabili. Tra il 1998...
Published 06/23/21