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Questa è la storia di quella che inizialmente fu un’amicizia, ma che presto si trasformò in una tragica vicenda di sangue e violenza carnale.
Roberto Auglia, bambino introverso e spesso escluso dai suoi coetanei, si trovava in ospedale per una banalità: una verruca da bruciare che lo costrinse a qualche giorno di letto in corsia. Fu qui che conobbe Giulio Collalto, di qualche anno più grande e con alle spalle un’infanzia davvero difficile. Giulio era stato abbandonato dalla madre e passò parte della sua giovane età in un istituto di suore dove subì ogni genere di violenze fisiche e psicologiche. Ferite profonde che lo condussero più volte in reparto psichiatrico.
Fu proprio in uno dei suoi ricoveri che incontrò il piccolo Roberto. I due strinsero amicizia e, una volta dimessi, cominciarono a vedersi nella modesta casa del più piccolo in via Depretis.
Instabile mentalmente e represso sessualmente, in uno dei loro incontri, Collalto cercò di abusare del piccolo, il quale rifiutò le avance dell’amico. Un rifiuto che gli costò la morte: Roberto venne soffocato con un cuscino e, una volta morto, spostato in cucina dove Collalto inscenò il suo suicidio.
Il piccolo fu trovato con il capo poggiato sui fornelli del gas e, prima dell’autopsia, nessuno immaginava la realtà dei fatti. Fu anche grazie alla madre di Robertino che gli inquirenti riuscirono a risalire a Giulio Collalto che venne in seguito arrestato e dichiarato insano di mente.
Ritenuto non pericoloso, Collalto fu però rilasciato dopo poco tempo. Un errore fatale che costò la vita a un secondo bambino di appena 7 anni. Collalto replicò sulla sua seconda vittima quanto perpetrato su Roberto Auglia: soffocò il piccolo, strangolandolo con rabbia e con forza. Arrestato immediatamente, stavolta Collalto non tardò a confessare e il 4 dicembre 1981 venne definitivamente condannato all’ergastolo.
Si chiamava Vincenzo Raiola il poliziotto che morì in quel maggio del 1999. Il decesso avvenne a causa di una ferita alla testa, riportata durante un conflitto a fuoco con un gruppo di rapinatori in via Imbonati.
Alle 5 del mattino del 14 maggio una banda di criminali, armata di fucili d’assalto...
Published 06/28/21
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