La forza dirompente del passato
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L’amore per il mondo classico e il peso della storia. Guerra e pace, crimine e giustizia. Inconciliabili dicotomie. Non si può riassumere il mondo di Ben Pastor con formule semplificatrici, ma il passato che ha saputo ricreare nei suoi libri incanta e incolla alla pagina i lettori del mondo intero. Che si tratti del ciclo di Praga, di quello di Elio Sparziano, o di quello, celeberrimo, di Martin Bora, l’ufficiale-investigatore alter ego di von Stauffenberg, l’attentatore di Hitler (l’ultima uscita è “La finestra sui tetti e altri racconti con Martin Bora”, Sellerio). La grande scrittrice di origine italiana, che ha scelto la lingua inglese per raccontare attraverso i suoi indimenticabili personaggi la Grande guerra, la tarda antichità romana e la Seconda guerra mondiale, è stata ospite dell’ultima edizione di Tutti i colori del giallo, in dialogo nel Cinema Lux di Massagno con Moira Bubola, che l’ha intervistata anche per Alice. E il passato, tra fantasmi, menzogne e il bisogno di capire e forse di dimenticare, imperversa anche nella vita della protagonista di “L’ordine apparente delle cose” (Gabriele Capelli), il romanzo di esordio della sceneggiatrice e regista milanese Lara Fremder, che abbiamo invitato in questa puntata. Puntata che si chiuderà ritornando al mondo classico. Massimo Raffaeli ci inviterà alla lettura delle “Bucoliche” di Virgilio nella traduzione di una poetessa e traduttrice importante, incomprensibilmente finita nell’oblio: Giovanna Bemporad (1928-2013), della quale questa versione giovanile è ora proposta dalla piccola casa editrice marchigiana QuattroVenti. Come di consueto, però, in apertura di puntata ritroveremo le recensioni di Mirador: Nadeesha Uyangoda presenterà “Storia della mia lingua” di Claudia Apablaza, edito da Edicola nella traduzione di Marta Rota Núñez.
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Published 06/15/24
Published 06/15/24
Published 06/15/24