“Ho ascoltato alcune puntate e mi ha colpito l’approssimazione e la superficialità di come vengono trattati i temi (su quelli parapsicologi non mi esprimo proprio… poi c’è pure chi ci crede e buon per lui).
Si capisce che le uniche “fonti” sono il materiale recuperato sul web. Tantissime imprecisioni e superficialità nelle trattazioni, condite con tanti “aó maddechè” per riempire il non saper argomentare, e involontari e sporadici strafalcioni grammaticali e semantici.
Capisco giocare sul non prendersi sul serio nella forma ma, nella sostanza, quello che si propone dovrebbe essere affrontato con serio studio, reale conoscenza e consapevolezza di ciò che si racconta, avendo ben presente che trattare di omicidi non è come raccontare una barzelletta alla Pierino; ci sono da prendere in considerazione le persone che non ci sono più, i familiari che soffrono ancora e, in ultimo, gli ascoltatori (almeno quelli più smaliziati e culturalmente preparati) che meritano una trattazione quanto più possibile oggettiva e attinente ai fatti anziché raccontini appresi “per sentito dire”.
Per l’ennesima volta la massima di Umberto Eco riguardante la visibilità offerta dal web ad una categoria di persone è attualizzata.”
Ekkimosi via Apple Podcasts ·
Italy ·
04/10/22