LA NOTTE OSCURA DELL’ANIMA Non è possible conoscere la durata della notte dell'anima, che non si presenta mai allo stesso modo e non è uguale per tutti. Diciamo che il lasso di tempo varia a seconda del grado di amore a cui Dio la vuole elevare. È un periodo di tristezza, paura, angoscia, confusione e solitudine, necessario per potersi avvicinare a Dio. Lo scopo è quello di abbandonare l’ego, ma questo spesso porta con sè una sensazione fatta di dubbi, ambiguità e incertezze. L’ego era il nostro porto sicuro e ci rimproveriamo perché non ci saremmo mai dovuti uscire da quel mondo per noi certo, anche perché in questa notte buia ci si sente persi, è doloroso e risulta quasi impossible pensare con chiarezza. Si inizia a pensare che il nostro risveglio sia solo utopia. Qui si vivono emozioni di ansia e di disperazione che turbano mente ed ego. Ma ogni passaggio è fondamentale per giungere al risveglio. Bisogna saper aspettare altrimenti tentennando e rinunciando ci si imbatterebbe nelle conseguenze della perdita, direttamente legata all'aver abbandonato la nostra zona di comfort. Per ricercare noi stessi dobbiamo essere capaci di continuare a camminare con fermezza, di imparare a superare se stessi una volta ancora, facendo crescere lentamente i limiti della propria identità. La notte oscura dell'anima rappresenta la trasformazione attraverso la quale il vecchio muore per lasciare spazio al nuovo. Fase di profondo sconforto, depressione, solitudine, rassegnazione, dolore e sofferenza. Tutta la tua realtà, tutto ciò che hai sempre creduto vero e tutto ciò che hai sempre creduto di te stesso verrà distrutto, bruciato, incenerito. Ma devi farlo, è obbligatorio per non rimanere chiuso in questa oscurità. L'obiettivo è permettere la liberazione della tua anima. Abbandonando schemi mentali, credenze, attaccamenti, dipendenze emotive, si perde ogni sostegno, si diventa vuoto. Vuoto fuori e vuoto dentro. In questa solitudine e abbandono l'anima non trova consolazione in niente, neanche quando le si dice che dopo questa sofferenza ci sarà l’arcobaleno,neanche se le si dice che dopo sarà felice. Non ci crede. Crede che chi cerca di consolarla non capisca la sua condizione perchè non vede e non sente quello che ella vede e prova. Mette a nudo le potenze, gli affetti e tutti i sensi, esteriori e interiori, spirituali e sensibili, inaridisce la volontà, svuota la memoria, e gli affetti diventano amarezze e tristezze. Tutto questo è d’obbligo per accendere la fiamma interiore, per far vivere L’ ANIMA. "Se cerchi una luce, cadrai anzitutto in un'oscurità ancor più profonda. Non c'è presa di coscienza senza sofferenza. In tutto il mondo la gente arriva ai limiti dell'assurdo per evitare di confrontarsi con la propria anima. Non si raggiunge l'illuminazione immaginando figure di luce, ma portando alla coscienza l'oscurità interiore. Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia” Ricorda sempre "Il cambiamento non è mai doloroso. Solo la resistenza al cambiamento lo è." Dal web