Nella puntata di oggi invece parliamo di rapporto con il cibo, obesità, dieta e amore per se stessi. E lo facciamo con una coach speciale, la dottoressa Veronica Bignetti, dietista, sì, ma promotrice di un nuovo approccio alla valutazione del peso. Oggi infatti parleremo di non Non Diet approach ovvero di non Non Dieta. Ma prima volevo condividere con voi dei dati interessanti: Stando a quanto riportato sulla rivista specializzata della Society for Epidemiologic Research la produzione di cibo nel 2002 serviva a soddisfare la richiesta di 2600 calorie procapite giornaliere e si stima che nel 2030 arriverà a 3000, composte per la maggior parte dal contributo di zuccheri raffinati e oli vegetali. Tremila calorie da spendere seduti davanti alla tv. Perché contemporaneamente, siamo diventati più sedentari a dispetto del culto del corpo e alla diffusione delle palestre. I lavori manuali o cosiddetti di fatica sono diminuti, anche per fortuna, come diminuito è il tempo di preparazione degli alimenti. Dal secondo dopo guerra il cibo è diventato via via più economico e reperibile. basti pensare al boom di supermercati o delle catene di fast food. Cosa è successo allora? Qualcosa è cambiato nel nostro modo di concepire il cibo e di viverlo soprattutto. Da nutrimento per il corpo è diventato un aggregatore sociale quando va bene e un sedativo di ansie nel peggiore dei casi. Ed è di questo che parliamo ora con Veronica, la nostra coach di oggi.