Fertilità fisica del terreno: il sovescio
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Nel secondo appuntamento dedicato alla "qualità del suolo e qualità delle uve e del vino" dedichiamo le prossime due dirette del mercoledì alla fertilità fisica del terreno (domani) e la prossima settimana alla fertilità chimica. Nei decenni scorsi, la diffusione dell’inerbimento totale (permanente), dove le condizioni idriche lo hanno consentito, ha contribuito a migliorare gli apporti di sostanza organica al suolo, ma non è stato sufficiente a compensare le annuali perdite per mineralizzazione cui va incontro la frazione organica del terreno. In altri termini, non premette di mantenere stabile il contenuto di humus nel vigneto senza l’apporto di fertilizzanti organici. La diminuzione della sostanza organica nei suoli è legata al progressivo abbandono di fertilizzazioni organiche che non vengono compensate dall’inerbimento permanente. La sola restituzione al suolo di foglie, tralci ed erba non consente di mantenere in pareggio il bilancio della sostanza organica di un vigneto nelle condizioni dell’Italia settentrionale. L’ulteriore apporto di vinacce e raspi non è sufficiente a compensare il disavanzo ma solo a ridurlo. Il sovescio, di cui parleremo diffusamente, rappresenta un’ulteriore fonte di sostanza organica che, associata al recupero di altre matrici organiche prodotte dal vigneto, permette di limitare la perdita di humus. Il sovescio autunno-primaverile, infatti, pur applicato a filari alterni e dunque su metà circa della superficie, consente di compensare circa il 40% dell’intero fabbisogno annuo di humus.  Con il collega dott. Roberto Zanzotti, della Fondazione Edmund Mach (S. Michele a/A, Trento), che da molti anni si occupa della gestione del suolo in viticoltura, affronteremo le seguenti tematiche: - il sovescio è uno strumento per migliorare la fertilità fisica dei terreni?  - come attuarlo/seminarlo per ridurre, tra l’altro, la compattezza del suolo?  - come posso misurare il risultato delle semine per il sovescio?  - come effettuo la stima della quantità di biomassa epigea ed ipogea?  - quali sono le differenze tra le principali famiglie di piante erbacee?  - qual è il loro ruolo agronomico?  - quali sono i possibili consigli da fornire al viticoltore in base ai risultati della sperimentazione FEM?  - come è possibile il ritorno a forme di fertilizzazione organica (letame).  Buon ascolto  --- Send in a voice message: https://anchor.fm/4grapes/message
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