Un uomo non si giudica da come va al tappeto, ma da come si rialza. Sono passati mesi da quando Diego l’ha pensato e ora l’orizzonte sembra schiarirsi. Le notti passate sul motorino sono state tante sedute di autoanalisi e ora è il momento di tirare le somme: con Clara, con Veronica e soprattutto con se stesso. Produzione: Dopcast.

Il post “Faccio il rider” sta diventando virale, ma Diego non lo sa: non apre Facebook e continua a consegnare bottiglie a clienti di ogni tipo. Questa sera passa da una nobildonna d’altri tempi in pieno centro a un gruppo di trapper che festeggia in modo molto illegale in periferia. Produzione: Dopcast.

Siamo alla resa dei conti: Diego va a stanare il guidatore della Punto grigia che l’ha fatto cadere, rischiando di rompergli ossa e motorino. Ma la vera resa dei conti è un’altra e inizia quando Diego scrive un post su Facebook che inizia così: “Faccio il rider perché con un curriculum come il mio sono troppo qualificato per fare qualsiasi altra cosa”. Produzione: Dopcast.

Per Diego è il momento di rimettersi in piedi: un meccanico salva il suo motorino semi-distrutto e una colazione con Veronica lo aiuta a rimettere ogni cosa nella giusta prospettiva. Compresa quella collezione di bottiglie di vino bianco, comprate e mai aperte. Produzione: Dopcast.

Una notte, due incontri. Il primo è quello con la Punto grigia che lo manda a terra, sull’asfalto. Il secondo è quello con un collega rider, un gigante in impermeabile giallo che ha fotografato la targa dell’auto. Produzione: Dopcast.

Diego ha fatto una cosa che non poteva fare. Ha infranto una regola: ha copiato il numero di Veronica e le ha scritto su WhatApp. Non poteva farlo, ma l’ha fatto. E ora aspetta di scoprire se lei starà al gioco o se quel messaggio gli costerà il lavoro. Già, il lavoro: oggi a Milano diluvia, ma le consegne non si fermano. Sotto una pioggia battente, la giornata di Diego finisce come peggio non potrebbe… Produzione: Dopcast

Due cartoline da Milano: la prima è lo skyline nuovo e sfavillante cresciuto intorno a Gae Aulenti, la seconda le villette liberty davanti ai grattacieli di Citylife. Due facce della stessa città, come l’incontro con uno spacciatore molto smart e con la solita cliente fissa, che ha ordinato l’ennesima bottiglia di Muller Thurgau. Produzione: Dopcast.

Milano in coprifuoco può diventare uno stargate, capace di teletrasportare in un attimo in un condominio di Berlino Est, con tanto di statua celebrativa di David Hasselhoff. Diego continua la sua esplorazione di Milano in coprifuoco e, consegna dopo consegna, conosce una ragazza francese che ordina ogni sera la stessa, identica bottiglia di vino bianco… Produzione: Dopcast

Milano è città di luci e di gente sempre in giro. Ma non durante un coprifuoco, quando le uniche persone autorizzate a circolare sono quelle che stanno lavorando. Notte dopo notte, Diego impara a conoscere la sua città come non l’aveva mai vista, iniziando a collezionare una serie indimenticabile di incontri. Produzione: Dopcast.

La pandemia è quella cosa che succede quando sei impegnato a fare tutt’altro e ti toglie la terra da sotto i piedi: certezze, lavoro, affetti. Ti ritrovi al tappeto, con una sola opzione: cercare il modo di rialzarti. Anche se sono 20 anni che scrivi storie per mestiere e capisci che l’unica via è tornare a quando eri ragazzino e facevi il pony express. Solo che adesso si chiama rider. Produzione: Dopcast.

Il 2020 è stato per tutti come un incontro ravvicinato con Mike Tyson, un Mike Tyson al massimo della forma. Abbiamo provato a saltellare sul ring, cercando di evitare i colpi più duri, ma non sempre ci siamo riusciti. “Rider nella notte” è il racconto in prima persona di Diego Cajelli, scrittore e sceneggiatore di fumetti, che in piena pandemia non è riuscito a schivare uno di quei colpi, e per sopravvivere - anzi, per rinascere - ha acceso il motorino e ha iniziato a portare alla gente...