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Gli albanesi godettero di molta considerazione a Venezia: primi “guardiani” dell’Adriatico e primo baluardo contro nemici invasori, lottarono strenuamente contro l’aggressione e lo strapotere degli ottomani di Costantinopoli, come sudditi fedelissimi e alleati della Serenissima. Vedove, orfani, clero, e quanti riuscirono a lasciare le terre massacrate dalla guerra, furono accolti in laguna, specie dopo l’estremo sacrificio della città di Scutari, che aveva superato l’assedio del 1474 anche...
Published 06/01/20
Published 06/01/20
A San Martino una Corte Margaritera (Margheritera) rammenta un’attività molto antica risalente già al XIII secolo e molto praticata: quella della preparazione e della lavorazione di palline di vetro di svariati e smaglianti colori, chiamate appunto margarite. Queste piccole sfere erano molto apprezzate dalle popolazioni del lontano Oriente, che le acquistavano pagandole con oro e gemme preziose. Di solito con il termine margarita si intendevano anche i granati e altre pietre preziose (i...
Published 06/01/20
A San Samuele esiste una Calle del Stampador, ma non si sa a quale bottega faccia riferimento; è probabile che ve ne fosse una nei primi tempi in cui questa attività giunse a Venezia. Essa fu portata da Giovanni da Spira nel 1469, ma morì subito dopo e poco poté esercitare il suo mestiere. Ereditò la sua attività il fratello Vindelino, poi alla sua ditta se ne affiancarono altre, rette da maestri del Nord Europa. Ben presto a questi si aggiunsero i Manuzio, i Gioliti e i Giunti. L’arte della...
Published 06/01/20
Dei tintori lavoravano anche nei pressi di Rio Marin: sembra che questo canale derivi il suo nome dalla famiglia Dandolo, e in particolare da un Marino Dandolo che pare averlo fatto scavare a mano: per festeggiare la vittoria di Venezia a fianco di Bisanzio contro i Normanni, fece costruire la nuova via d’acqua donandola alla città a patto che venisse denominata con il nome del figlio natogli in quel periodo, Marino. Presso il rio esisteva un’area detta Purgo, che serviva a purificare le...
Published 06/01/20
Nella zona più occidentale di Venezia, oltre il Piazzale Roma, dove c’è la piccola Chiesa di Sant’Andrea, si trova una Calle dei Testori, così chiamata perché vi erano case riservate all’arte dei tessitori di seta, che fungevano anche da ospizio per malati e infermi della stessa arte. Questo mestiere era fiorito a Venezia nel 1300, forse anche grazie al contributo di alcune famiglie di Lucca trasferitesi a vivere in laguna, e si era sviluppato a tal punto che a fine 1600 i telai funzionanti...
Published 06/01/20
Oltre alle mescite di vini c’erano anche luoghi adibiti alla trasformazione del vino in aceto: Venezia ne faceva un grande uso, non solo per la sua cucina (esso è un ottimo conservante e nelle tradizioni alimentari della laguna è indispensabili per il saor, l’intingolo a base di cipolla soffritta nell’olio, uvetta e aceto fatto alla fine evaporare, che versato sul pesce lo rendeva particolarmente appetitoso e facile da conservare per giorni), ma anche per disinfettare l’acqua potabile...
Published 05/29/20
Continuando in direzione di San Polo, si passa per Calle dei Saoneri: è questa una delle diverse località che riportano come toponimo quello dei fabbricanti di sapone, i quali a Venezia contavano nel 1500 ben 25 industrie, che diminuirono verso la fine della Repubblica a sole 7, per via della terribile concorrenza fatta dall’estero (specie da Marsiglia e da Trieste). Altra Calle dei Saoneri si trova nella zona di San Barnaba. È interessante ricordare che verso la fine del 1400 la Repubblica...
Published 05/29/20
Calle, Campo, Ponte e Rio de le Becarie si trovano nei pressi di Rialto; qui vi erano i luoghi preposti allo smercio delle carni e spesso anche alla loro macellazione. Becher poi era chiamato il macellaio addetto alla preparazione dei pezzi di carne e alla loro vendita al minuto; per cui in città si incontra qualche toponimo nato da questa denominazione, come Calle del Becher a San Felice, in Strada Nova. Il toponimo Luganegher, vale a dire “salsicciaio”, che vendeva prodotti di maiale sotto...
Published 05/29/20
L’arte degli spezieri (o spessieri) aveva avuto il suo statuto già nel lontano 1258, e raggruppava al suo interno sia i medici che i farmacisti. Affine a quest’ultima, c’erano gli speziali. Essi si distinguevano in particolare perché era loro compito la preparazione e poi lo smercio della teriaca o triaca, uno sciroppo che avevano appreso dai greci e dagli arabi e di cui erano diventati in breve i depositari pressoché in esclusiva. La triaca era preparata con un numero molto alto di...
Published 05/29/20
Nel 1753 c’erano a Venezia ben 59 botteghe di scaleteri, che naturalmente hanno lasciato il loro nome nella toponomastica cittadina. Gli scaleteri erano pasticceri che confezionavano in particolare torte con cialde disposte a scaletta, spesso per matrimoni. Naturalmente confezionavano anche torte e pasticcini di altro tipo, e spesso nei loro locali si mescevano bevande calde, in particolare caffè e cioccolata. Al loro interno, così come nelle farmacie o erboristerie del passato, solevano...
Published 05/29/20
Quasi ogni quartiere doveva avere i suoi negozi e botteghe dove gli abitanti del luogo trovavano il fabbisogno per la vita quotidiana, senza necessità di spostarsi da una parte all’altra della città. Perciò c’erano, e naturalmente rimangono, decine di luoghi con denominazioni legate a queste attività commerciali, prima fra tutti Calle del Forno o del Forner, dal momento che in città si contavano ancora nel 1773 ben 63 forni funzionanti. A volte, vista la vicinanza al forno di qualche altro...
Published 05/28/20
Gli ospizi a Venezia erano piuttosto numerosi, e per questo è possibile trovare denominazioni che ne ricordano la funzione: ai Carmini, per esempio c’è una Fondamenta del Soccorso con omonimo ponte che deve il suo nome ad un ospizio per donne “traviate” ormai di una certa età, istituito dalla cortigiana Veronica Franco, quando si ritirò pentita della sua attività precedente. La sua iniziativa prese l’avvio intorno al 1580 e venne sostenuta generosamente da diversi patrizi. Dapprima l’ospizio...
Published 05/28/20
Una città nata sul mare, che aveva come mezzo fondamentale di comunicazione al suo interno e con le popolazioni straniere la barca, piccola o grande che fosse, doveva per forza avere molti operai e molti cantieri: la barca ai tempi della Serenissima era necessaria anche per i più piccoli spostamenti quotidiani, in quanto i collegamenti tra le isolette che componevano Venezia non erano sempre garantiti da ponti. Così all’Arsenale si costruirono prevalentemente le grosse imbarcazioni mercantili...
Published 05/28/20
A San Fantin c’è una Calle con Sotoportego Minelli, così chiamati dal nome di una famiglia di origine bergamasca che qui aveva abitazione e proprietà. Era una famiglia di basse origini e di bassa condizione economica, ma era riuscita con un negozio ben avviato in Casaria a Rialto e tramite matrimoni a farsi un nome e una reputazione; così a metà 1600 acquisì l’accesso al Maggior Consiglio con l’esborso già noto dei 100.000 ducati previsti per fronteggiare le guerre con i turchi. Si ricorda...
Published 05/28/20
A un Domenico Cortese, che faceva l’argentiere a Santa Marina presso i Santi Giovanni e Paolo nel 1444, fu imposto di chiudere la sua attività in quanto il camino del suo laboratorio faceva ricadere i fumi sulle abitazioni vicine, arrecando molto fastidio; ma i medici che furono interpellati per esprimere un parere sulla nocività delle esalazioni dichiararono che non erano dannosi, e Domenico poté riprendere la sua arte. La famiglia fu altre volte implicata in questioni legali, sempre nel...
Published 05/28/20
Calle e Rio Tron si trovano a San Stae nel sito dove aveva dimora questa ricca, facoltosa e molto antica famiglia veneziana; ma calli omonime si ritrovano anche altrove, ad esempio nei pressi di Piazza San Marco. Nella seconda metà del 1700 un Andrea Tron sviluppò un’importante azienda agricola nella terraferma veneziana, da cui ricavava vini molto apprezzati che esportava specie nell’Europa dell’Est; egli per primo introdusse l’uso delle bottiglie di vetro verde, fatte fare apposta a Murano,...
Published 05/28/20
C’è a San Martino una Corte Soranzo, così come c’è una calle con lo stesso nome a San Marcuola, detta anche Calle Correr, e una Fondamenta Soranzo, ribattezzata Fornace, a San Gregorio (Strada Nova). In queste aree, ma anche a San Polo, la Famiglia Soranzo aveva dimore e possedimenti immobiliari. I Soranzo provenivano da Roma (gens Superantia), da dove si erano trasferiti prima ad Altino e poi nelle isole realtine. Diedero molti importanti personaggi alla Repubblica, in particolare guerrieri:...
Published 05/28/20
Nei pressi di San Stae, Calle, Ponte, Rio e Fondamenta Pesaro ci parlano della presenza in zona di questa famiglia, tra le più in vista, che qui aveva dimora. Il loro palazzo, che oggi ospita il Museo di Arte Moderna, era in origine un edificio fortificato con due torrette di avvistamento; nel ricordo di quella realtà che mutò solo nel 1500 il rio che scorre a sud est dell’edificio si chiama ancora Rio de le Due Torri o di Santa Maria Mater Domini, e più all’interno inspiegabilmente muta nome...
Published 05/28/20
Una Calle Caotorta, a Sant’Angelo, documenta la presenza in zona di un discendente di una delle famiglie più antiche: si vuole che Antifone, figlio di Pilemene, re degli eneti di Paflagonia, giunto nelle lagune con Antenore dopo la distruzione di Troia, approdasse all’isola di Olivolo e qui desse luogo alla famiglia degli Stivacali o Samacali, più tardi chiamata Capotorto e poi volgarizzata in Caotorta. Si sa per certo che questa famiglia partecipò alla fondazione di Venezia e all’erezione di...
Published 05/28/20
I Bembo giunsero a Venezia da Bologna e si imposero come una delle più importanti famiglie nella vita dello Stato, sia per ruolo politico e militare, sia per peso culturale e religioso: magistrati, prelati, generali, eccelsi uomini di cultura (si pensi per tutti a Pietro Bembo, lo scrittore amico della regina Caterina Corner e padre del Rinascimento), e perfino un Doge, Giovanni (16151618). La casa madre era situata in Riva del Carbon, dove c’è ancora una Calle Bembo, in Parrocchia di San...
Published 05/28/20
Giunta a Venezia nell’800 dall’isola di Veglia in Dalmazia, la famiglia Bragadin entrò subito a far parte di quelle più autorevoli della città di Venezia. Oggi esiste una Calle Bragadin che si affaccia in Barbaria de le Tole ai Santi Giovanni e Paolo, dove un ramo importante della famiglia aveva dimora. Qui nacque Marcantonio, l’eroe di Famagosta, scuoiato vivo dai turchi dopo la resa dell’ultima fortezza di Cipro che ancora resisteva alla loro invasione. Sopra il portone d’accesso al palazzo...
Published 05/28/20
Sempre a Santa Maria Formosa abitavano i Querini che qui hanno lasciato il loro nome a un Ponte e a una Calle Querini, così come analoghe denominazioni in altri luoghi di Venezia. Originari di Roma (gens Galbaia, da dove discese l’imperatore Galba), passarono a Padova e, alla venuta di Attila, a Torcello, per poi stabilirsi a Rivo Alto. Nel 1310 un Zuane Querini, invischiato nella congiura di Baiamonte Tiepolo fuggì a Rodi, dove acquistò l’isola di Stampalia, di proprietà fino al 1537, quando...
Published 05/28/20
Anche i nobili Barbarigo hanno lasciato traccia dei loro beni nei nizioleti in vari punti della città: interessante Corte Barbarigo all’Angelo Raffaele dove la famiglia possedeva un palazzo già dei Michiel, distrutto nel 1820. Questa famiglia trasse il suo cognome da una vicenda avvolta nel mito: Arrigo, uno dei suoi più illustri antenati e signore di Muggia, nel 1880 combatté valorosamente contro i saraceni uccidendone molti e facendosi poi una macabra corona di barbe che aveva reciso ai...
Published 05/28/20
I Morosini erano un’altra importantissima famiglia di Venezia: diede alla patria ben quattro Dogi, e ovviamente il suo ruolo era evidenziato anche da proprietà sparse in tutto l’ambito cittadino. Queste si concentravano a San Giovanni Crisostomo, dove si annoverano una Calle e una Corte Morosini, là dove abitava il ceppo originario della famiglia, presso le case dei Polo e non distante da quelle dei Falier, e in epoca più recente presso Campo Santo Stefano, dove sorge la dimora del già citato...
Published 05/28/20