Axel Munthe
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In piazza di Spagna 26 c'è la casa dove visse John Keats. Ma ci visse anche Axel Munthe, il medico-scrittore svedese, per quanto non ci sia nessuna targa a ricordarlo. Posso? Faccio io. Esperto di malattie nervose, curava i ricchi per curare gratis i poveri. Li cercava ovunque, dalla Lapponia a Napoli ai tempi del colera. A Capri decise di fermarsi, ma, a forza di aiutare questo e quello, rimase senza un soldo. Scrisse una lettera a un suo benefattore che gli rispose con un invito a Roma. Era il 1890, aveva 33 anni e: -nella casa del fu Keats radunò cani, gatti, un gufo e perfino un babbuino. -aprì uno studio medico a Trastevere, che attirò subito signore piene di soldi e disturbi immaginari. -la sala d’attesa si riempì poi di ministri, diplomatici, nobili, d’oltralpe e d’oltreoceano; -tra i suoi pazienti perfino Eleonora Duse, che una notte gli piombò a casa, in vestaglia, in fuga dalla solita lite con D’Annunzio. -le suoi pazienti preferite erano però quelle che ogni giorno incontrava sulla scalinata di Trinità dei Monti: modelle, venditrici di fiori, fiammiferaie pronte a onorare la parcella con mazzolin di rose e viole. Poi arrivò una chiamata, su, a Stoccolma, i nervi della principessa Vittoria stavano per cedere. Munthe intervenne e così bene da esser promosso a medico di corte. Quando Vittoria diventò regina, Munthe poté realizzare il sogno di una vita, una casa a Capri, aperta al vento, al sole, al mare, come un tempio greco. Villa San Michele, dove continuò a curare corone depresse, assistere gli indigenti, circondarsi di animali, scrivere il libro più venduto di sempre dopo la Bibbia e il Corano, “La Storia di San Michele”.
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