Jean Auguste Dominique Ingres
Listen now
Description
Finisce sempre così. Che Roma è bella ma non ci vivrei e ci resti una vita. Successe al pittore Jean Auguste Dominique Ingres, che ci restò, con qualche parentesi, più di vent’anni. Molti li passò qui, in Via Gregoriana 34. Arrivò nel 1806, per studiare all’Accademia di Francia, anche se in Francia l’avevano stroncato. Proprio lui, che di Francia si credeva il primo pittore. Tempo di mandar giù l’amaro e sarebbe tornato a riprendersi la rivincita. Invece rimase perché: - al primo pittore di Francia piaceva questa zona di Roma, piena di artisti e stranieri, anche se lui era più uno da Raffaello. - al primo pittore di Francia piacevano i soldi di Roma, che pagava care le sue pose di gloria e d’antico. - al primo pittore di Francia piaceva far l’amore a Roma, con la figlia di un archeologo danese, che pure ad onesta proposta rispose “no grazie”. - il primo pittore di Francia si sposò comunque a Roma, con una cugina modista mai vista, la cara Madeleine ma fu un matrimonio felice. - il primo pittore di Francia piaceva ai nuovi ricchi di Roma, quelli che la Restaurazione, tanto da potersi permettersi una casa più grande, sempre in via Gregoriana. - il primo pittore di Francia, Roma, se la fece piacere visto che in Francia, quando provava ad esporre, continuavano a stroncarlo. “Genio freddo”, “Ruba i colori alla Morgue”, insomma, vabbè… - il primo pittore di Francia a Roma fece carriera. Divenne direttore di Villa Medici, poi un monumento, poi un dio, come quelli che dipingeva lui. Monsieur Ingres lasciò Roma nel 1841. Tornò in patria, e da profeta. All’improvviso si accorsero delle sue odalische, dei suoi bagni turchi e gli diedero la Legione d’onore ma soprattutto quell’onore concesso solo ai visionari, far luce alle avanguardie.
More Episodes
Una delle targhe, e delle case, di Pasolini a Roma
Published 03/06/22
Published 03/06/22
Questa è la storia di un poeta estinto mentre andava cercando libertà, da chiuso morbo combattuto e vinto. Questa è la pietra parlante di Wilhelm Waiblinger, consunto dalla tisi al primo piano di via del Mascherone 62, angolo via Giulia. Era il 1826 e l’inquieto studente di Tubinga aveva davvero...
Published 07/22/20