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Una casa che è un po’ la summa di quel che si potrebbe descrivere come memoria e celebrazione dell’immenso artista e un po’ come mezzo per ammirare le ricche collezioni di arte della famiglia Buonarroti. Al primo piano la Galleria è un vero e proprio tributo pittorico al genio creatore della Cappella Sistina: qui infatti il nipote fece decorare le pareti con dipinti di artisti barocchi fra cui Artemisia Gentileschi, il Passignano, Matteo Rosselli. Nella sala detta ‘della notte e del dì’,...
Published 05/12/20
Published 05/12/20
Destinato col suo genio ad esercitare un influsso di vastissima portata, Michelangelo Buonarroti nasce all’alba di lunedì 6 marzo 1475 a Caprese nei pressi di Arezzo. Lo nota subito Lorenzo il Magnifico, che lo prende sotto la sua protezione e a 17 anni è già un artista affermato, ma l’orizzonte politico si oscura e lascia Firenze: comincia la vita errante dell’artista rinascimentale. Torna a Roma per servire il papa in persona, Giulio II Della Rovere, vecchio e formidabile pontefice...
Published 05/12/20
Il tempo si è fermato all’Albergaccio, ovvero la villa dove Machiavelli scrisse l’opera che gli diede celebrità, il Principe, nel 1512 durante l’esilio causato dal ritorno dei Medici. È lui stesso che descrive questo incantevole luogo in una delle lettere che scrisse all’amico Francesco Vettori datata 10 dicembre 1513: gli descrive come passava le sue giornate qui, ovvero occupandosi delle sue proprietà che oltre alla villa comprendevano vari poderi coltivati a uliveto e vigne, divertendosi...
Published 05/12/20
È mercoledì 3 maggio 1469 quando a Firenze nasce, da nobile ma decaduta famiglia, Niccolò Machiavelli, fra i più importanti personaggi dell’intera letteratura italiana e non solo di quella rinascimentale. In una lettera del marzo 1498 scrive una critica serrata all’azione politica di Girolamo Savonarola, discutibile in sé ma condotta con una risolutezza di giudizio e di stile che già preannunciano il futuro scrittore. Nell’assolvere le sue missioni si trovò nei punti nevralgici della politica...
Published 05/12/20
È dal 1965 che la casa dove nacque Dante Alighieri divenne un museo in quell’edificio a tre piani per volontà del comune di Firenze. Al primo piano, nella prima sala, vari cimeli e pannelli illustrativi illustrano l’Arte dei Medici e degli Speziali. La seconda stanza è dedicata alla politica, un argomento che nella vita del poeta è di fondamentale importanza, mentre nella terza sala l’argomento è l’economia che si viveva nella Firenze medievale. L’ultima sala del primo piano è dedicata alla...
Published 05/12/20
È un periodo tra maggio e giugno 1265 che Dante Alighieri, il ghibellin fuggiasco, nasce da famiglia guelfa a Firenze: di sicuro c’è la data del suo battesimo, il 27 marzo del 1266, un Sabato Santo. In giovinezza passò un’adolescenza elegante e ‘cortese’, ma compì anche studi severi, manifestando fin d’allora quella passione per la cultura e la conquista della verità che rimase uno degli interessi dominanti della sua vita. Le rime più importanti di questo periodo le scrisse per Beatrice...
Published 05/12/20
L’amore per la sua città Malaparte lo visse per tutta la vita e lo rese immortale nel libro uscito nel 1956, Maledetti toscani, e i luoghi simbolo della vita di Malaparte sono spalmati per tutta la città di Prato. Dalla casa dove nacque si vede lo Spazzavento, in un rincorrersi di vita e morte alquanto suggestivo. E vediamo piazza Duomo, che lo stesso poeta descrive come “la più ariosa e chiara, forse di tutta la Toscana”. Qui fu protagonista di un celebre episodio accaduto quando si inaugurò...
Published 05/12/20
Narciso, istrione, egocentrico, emblematico, cinico, voltagabbana: molti sono gli epiteti con cui è stato definito Curzio Malaparte, scrittore, giornalista, poeta, soldato, ma soprattutto era un pratese, anche se girò tanto per l’Italia. “Io son di Prato, m’accontento d’essere di Prato, e se non fossi nato pratese vorrei non essere venuto al mondo. E dico questo non perché son pratese, e voglia lisciar la bazza ai miei pratesi, ma perché penso che il solo difetto dei toscani sia quello di non...
Published 05/12/20
È Giorgio Vasari stesso che scrive della casa da lui acquistata nel 1541 “principiata in Arezzo, con un sito per fare orti bellissimi nel borgo di San Vito, nella migliore aria della città”. E la casa è risultata poi essere un vero gioiello, da lui affrescata in tutte le stanze e successivamente dotata di ulteriori quadri, oltre a quelli che lui collezionò per tutta la vita, per rendere meglio l’idea del contesto artistico e culturale in cui visse. Quella del Vasari è una di quelle dimore...
Published 05/12/20
Il primo, il più importante e più celebre storico dell’arte italiana nacque ad Arezzo il 30 luglio. Nella sua città conobbe il pittore detto Rosso Fiorentino. Poi va a Firenze, dove conosce Michelangelo, che influenzò tutta la sua vita. Ma l’opera più importante della sua esistenza è certamente la pubblicazione del suo capolavoro letterario: Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architetti. Con le sue Vite Vasari inventa la storia dell’arte e i suoi volumi sono ancora oggi l’unica...
Published 05/12/20
A Monterchi, a pochi chilometri da Sansepolcro, è visitabile questo piccolo museo che conserva una delle opere più importanti di Piero: l’affresco con la Madonna del Parto. È un affresco carico di storia, anche incredibile per certi aspetti. Realizzato fra il 1450 e il 1465 per la chiesa di Santa Maria di Momentana o in Silvis, è tradizionalmente legato alla visita che Piero fece in quel borgo che aveva visto nascere sua madre. Lo dipinse sopra un affresco trecentesco di autore ignoto, che...
Published 05/11/20
Il più importante, geniale, colto e creativo artista del Quattrocento italiano nacque a Sansepolcro il 12 settembre presumibilmente nel 1416, dal calzolaio e conciapelli Benedetto de’ Franceschi e dalla nobildonna Romagna di Perino da Monterchi, ma già ai suoi tempi era denominato ‘della Francesca’. L’ambiente fiorentino determina la sua personalità, attraendolo con la fiabesca cromia degli ultimi gotici, con la gentile e stupefatta illuminazione del Beato Angelico e con la nuova scienza...
Published 05/11/20
Il palazzo dove presumibilmente nacque e visse Pia è proprio nel cuore della vita politica di Siena e fa parte della contrada della Civetta, definita il ‘nido dei nobili’. L’edificio, su cui è infissa una lastra marmorea con i versi danteschi che parlano di Pia, è rimasto praticamente uguale a come era quando fu costruito. La facciata è in pietra grigia e ruvida e i due piani molto distanziati fra loro divisi da un cordolo e due file di bifore francesizzanti sormontate da archetti acuti...
Published 05/11/20
Al di là delle notizie storiche che giungendo da così tanti secoli fa non hanno in sé molte verità, la storia di Pia de’ Tolomei rimarrà per sempre immortale nei brevissimi versi che Dante le dedicò: “Ricordati di me, che son la Pia, Siena mi fé, disfecemi Maremma: salsi colui che ‘nnanellata pria disposando m’avea con la sua gemma”. Pia si rivolge a Dante nel V canto del Purgatorio dall’Antipurgatorio, dove il poeta mette i morti per forza e i peccatori fino all’ultima ora, e dalle sue...
Published 05/11/20
La villa è conosciuta come ‘il rifugio di Venere’ e mai nome fu più adatto, perché Paolina era davvero come Venere, al di là dell’immortale e marmoreo ritratto che le fece Canova: lei amava l’amore, sotto ogni punto di vista. I lavori edili terminarono nel 1822 e qui Paolina visse gli ultimi anni della sua vita, fra il tormento e l’estasi con il suo nuovo amore, il musicista Giovanni Pacini, che abitava proprio a Viareggio. Nata per diventare un vero e proprio salotto mondano ma anche un...
Published 05/11/20
L’amatissima sorella minore di Napoleone, nasce ad Ajaccio il 20 ottobre 1780. Fin dalla più tenera età è bellissima e altrettanto viziata e già durante l’infanzia si scorge il suo carattere forte. È tra il 1805 e il 1808, quando Paolina aveva 25 anni, che Antonio Canova la ritrae nelle vesti di Venere. Una scultura in marmo bianco che troneggia ancora a villa Borghese a Roma e che suscitò non poco scandalo, visto che lei è nuda, tanto che il marito Camillo fece sì che la statua fosse riposta...
Published 05/11/20
Fu il successo ottenuto con Manon Lescaut che segnò la svolta nella vita di Puccini. Da quel momento infatti la fortuna e la floridezza economica gli permisero di fare praticamente ciò che voleva, come comprare questa villa nel 1899. Lui abitava già a Torre del Lago, in una modesta casa affittata dal conte Grottanelli, fino a che si trasferì qui nel 1900 per starci fino al 1922, quando lasciò la villa perché infastidito dalla costruzione di un impianto per l’estrazione della torba e andò ad...
Published 05/11/20
È in questa casa lucchese che Giacomo Puccini nasce il 22 dicembre del 1858, sesto di nove figli. A Lucca i Puccini, per cinque generazioni, sono stati presenti nell’attività musicale e il padre, morto quando Giacomo aveva appena cinque anni, era organista e maestro del coro nel Duomo. Va da sé che la sua vita era già segnata ancor prima di nascere. Puccini lascia Lucca e dal 1880 al 1883 studia al Conservatorio di Milano. In quegli anni partecipa alla vita di bohème milanese, tardo riflesso...
Published 05/11/20
Qui Giuseppe Mazzini visse l’ultimo periodo della sua vita, nel palazzo Nathan-Rosselli, ospite della signora Janet Natham, moglie di un ricco banchiere ebreo che gli diede ospitalità in tutti i suoi palazzi quando era in esilio. E anche in questa casa, che era in via della Maddalena e oggi via Mazzini, visse sotto il falso nome di un commerciante inglese, Giorgio Brown. Tra le chicche della biblioteca, la collezione completa del giornale Giovine Italia. Inoltre, l’archivio mazziniano...
Published 05/11/20
Apostolo del Risorgimento italiano, Giuseppe Mazzini nacque a Genova il 22 giugno del 1805, crescendo in un ambiente familiare influenzato da orientamenti giansenisti e democratici. Arrestato nel 1830 per la sua attività cospirativa, fu portato nella fortezza di Savona e al processo fu assolto per insufficienza di prove ma scelse l’esilio e così partì per Ginevra e Marsiglia, dove rimase in casa di Giuditta Bellerio, vedova di Giovanni Sidoli, un altro carbonaro, che sarà l’unica donna...
Published 05/11/20
Eccola la sua dimora, dove nacque il piccolo Amedeo, detto anche Dedo, il soprannome con cui lo chiamavano in famiglia da bambino. Già il parto sembrava annunciare le maledizioni che la vita gli avrebbe riservato: infatti, proprio in quel 12 luglio, mentre la madre Eugenia Garsin, che faceva parte della borghesia ebraica molto presente a Livorno, ha le doglie, giunge un ufficiale giudiziario per il pignoramento degli averi di famiglia ma, secondo una legge dell’epoca, il letto di chi stava...
Published 05/08/20
Nell’assonanza fonetica con il soprannome francese di Modì, Amedeo Modigliani incarna la figura dell’artista maudit, maledetto, costantemente alla ricerca di una irraggiungibile forma espressiva soddisfacente. Figlio di un toscano di origini ebree e di una francese, nacque a Livorno il 12 luglio 1894 e dopo una formazione nelle accademie di Firenze e Venezia, avvolto dai fumi di droghe e alcol, nel 1906 si trasferisce a Montparnasse a Parigi, dove capisce subito che tutta l’arte moderna nasce...
Published 05/08/20
Andiamo a visitare il museo a lui dedicato ospitato all’ingresso del parco di Villa Maria, una bella costruzione ottocentesca che custodisce autografi, spartiti, foto e oggetti appartenuti al maestro donati dai suoi eredi. Si potranno capire le passioni del maestro, oltre alla musica ovviamente. Mascagni amava vestirsi elegantemente e faceva, come si direbbe oggi, ‘tendenza’, tanto che il suo look era copiato da molti, in special modo il suo vezzo di non farsi crescere né barba né baffi. Al...
Published 05/08/20
È l’alba del 7 dicembre 1863 quando Pietro Mascagni viene al mondo in una casa di Piazza delle Erbe a Livorno, oggi Piazza Cavallotti, che, demolita, ha lasciato spazio a un altro edificio dove però una lapide marmorea ricorda il gran giorno della nascita. Il 17 maggio 1890 al teatro Costanzi di Roma arriva il grande successo con Cavalleria rusticana. Impossibile non ricordare l’urlo della popolana che chiude l’opera gridando “hanno ammazzato compare Turiddu!” o poco prima il brindisi che...
Published 05/08/20